L’Associazione "SÌ alla scuola di tutti" ha lanciato la propria campagna a favore della sperimentazione detta “La scuola che verrà”
LUGANO - L’Associazione "SÌ alla scuola di tutti" ha lanciato stamattina la propria campagna a favore del SÌ alla sperimentazione “La scuola che verrà”, il cui credito di 6,7 milioni sarà messo in votazione il prossimo 23 settembre.
Durante la conferenza stampa sono stati presentati i contenuti della sperimentazione e le ragioni che hanno convinto l’associazione a sostenere il progetto. Ragioni che possono essere riassunte in alcuni punti.
Innanzitutto è una sperimentazione (e non ancora una riforma) scientifica di 3 anni che ha un inizio e una fine, «se non proviamo non possiamo sapere e rischiamo di rimanere indietro, ha detto Anna De Benedetti Conti, presidente dell’associazione. Inoltre si tratta di un test che vuole rafforzare il “come si fa scuola” e non il “cosa”, che rappresenta un potenziamento ed un’estensione delle forme didattiche efficaci a più materie nella scuola media. Infine: «È intuitivo che se ci sono più docenti, l’allievo è più seguito e sostenuto nel suo iter scolastico».
L’accento è stato pure messo sul fatto che l’ultima grande riforma scolastica è avvenuta ormai negli anni ‘70, quando i bisogni educativi e le tecnologie a disposizione erano decisamente diverse. «Bocciare il credito vuol dire fermare questa possibilità concreta per rinnovare la Scuola ticinese senza avere alcun piano alternativo. Si tratterebbe dell’ennesimo blocco che non giova a nessuno».