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CANTONE«Un'idea geniale va protetta»

21.05.18 - 12:33
Matteo Quadranti invita il DFE a valutare un maggiore aiuto nell'ambito della protezione dell’invenzione
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«Un'idea geniale va protetta»
Matteo Quadranti invita il DFE a valutare un maggiore aiuto nell'ambito della protezione dell’invenzione

BELLINZONA - Pur sottolineando che in Ticino già si fa molto per l’aiuto all’imprenditorialità, all’innovazione e alla ricerca, Matteo Quadranti si chiede se si possa fare qualcosa di più anche per mantenere, fidelizzare o attrarre nuovi cervelli e talenti. In particolare l’esponente del PLR punta il dito sulla questione brevetti.

«Nell’epoca della digitalizzazione, dell’intelligenza artificiale, degli algoritmi, della FinTech e delle biotecnologie, laddove l’idea creativa, il guizzo di genio in quanto beni immateriali, intellettuali sono all’origine di tutto (...), l’aiuto ed eventualmente un primo finanziamento (non forzatamente a fondo perso) alla tempestiva e corretta protezione delle invenzioni tramite il deposito federale e internazionale dei relativi brevetti appare tanto di fondamentale importanza quanto talvolta sottovalutato e misconosciuto nelle sua complessità da parte dei nuovi Albert Einstein o Steve Jobs».

Nelle riconosciute diverse iniziative del DFE, Quadranti sottolinea una mancanza di aiuti nelle fasi che precedono la nascita dell’idea geniale, prima che questa inizi a circolare. «C’è quindi il rischio che vada “rubata” o comprata, magari da qualche multinazionale, a basso prezzo. Vero è che si intravvedono misure di coaching personale a chi sta pianificando di creare una azienda - la consulenza invece viene fornita solo a chi l’impresa l’ha già creata – ed incentivi a fondo perso per acquistare servizi di consulenza legati all’innovazione e allo sviluppo del progetto aziendale. Ma forse manca appunto l’aiuto iniziale alla protezione dell’invenzione».

Quadranti ha quindi inviato una interrogazione al Consiglio di Stato:

Condivide l’idea e l’opportunità di dover sostenere sin da subito i nostri inventori nel processo di protezione tramite brevetti d’invenzione davanti alle competenti istanze nazionali ed internazionali?

Ritiene sufficiente l’attuale messa a disposizione di incentivi per pagarsi servizi di consulenza (legali e/o tecnici), risp. di coaching, personali oppure intravvede l’opportunità di creare un piccolo centro cantonale di competenza per l’aiuto alla brevettabilità delle invenzioni?

In caso affermativo, intende promuovere una conseguente modifica della Linn?

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