Lo chiedono alcuni granconsiglieri attraverso un’iniziativa parlamentare generica. La legge era stata modificata nel 2002
BELLINZONA - Un comitato interpartitico, guidato comunque dai tre esponenti UDC presenti in Gran Consiglio ha presentato un’iniziativa parlamentare generica volta a modificare la Legge sull’esercizio dei diritti politici, reintroducendo la possibilità di congiunzione delle liste nelle elezioni comunali e cantonali (era stata tolta nel 2002).
Lo chiedono per l’appunto Lara Filippini (UDC-LaDestra), Gabriele Pinoja (UDC-LaDestra) e Tiziano Galeazzi (UDC-LaDestra), assieme a Boris Bignasca (Lega), Francesco Maggi (Verdi), Gianrico Corti (PS) e Carlo Lepori (PS).
Secondo gli iniziativisti, con la modifica del 2002 si sono in un certo modo obbligati i partiti a presentare una lista unica (in caso di volontà di unirsi) impedendo di conseguenza a ognuno di loro di mantenere le proprie peculiarità, nonché di presentarsi in maniera più chiara e trasparente possibile di fronte al proprio elettorato.
Viene inoltre fatto notare che tale “veto” non esista per le elezioni nazionale e che entrambi gli schieramenti politici che vorranno presentarsi assieme pur mantenendo le proprie caratteristiche, potranno beneficiarne senza che il partito con più seguito ne tragga vantaggi in maniera maggiore rispetto a quello con cui si congiunge.