Il selfie insieme: poi la tragedia

Il 35enne ucciso ieri a Viganello, e il 34enne accusato di assassinio. Spunta una foto scattata poco prima della tragedia
LUGANO - L'ultimo selfie, prima della tragedia. Facce "da duri" ma sorridenti. La foto è stata postata su Facebook ieri pomeriggio: difficile immaginare che uno dei due amici stia per uccidere l'altro.
Eppure è andata così. L'immagine, pubblicata sui social 22 ore fa, campeggia ancora sul profilo del 35enne del Bellinzonese ucciso ieri sera a Viganello. Circondata da post di condoglianze, fa parte del materiale che gli inquirenti stanno raccogliendo in queste ore, per ricostruire la dinamica dell'accaduto.
Di fianco alla vittima, il presunto colpevole. Cittadino austriaco, 34 anni, è una delle due persone arrestate ieri sera dalla Cantonale a Viganello - l'altro, un 45enne del Mendrisiotto, si è professato innocente. L'accusa nei loro confronti è assassinio intenzionale.
«Stavano bevendo insieme, sembrava andasse tutto bene» hanno raccontato dei testimoni a Tio.ch/20minuti. «A un certo punto hanno iniziato a litigare». La posa amichevole della foto non deve trarre in inganno. Non sarebbe la prima volta che i due venivano alle mani. Due settimane fa, la Polizia era dovuta già intervenire alla pensione la Santa, dove alloggiavano entrambi, per dividere i due "amici".
Le cause del litigio restano ancora ignote. I due avrebbero bevuto parecchio al bar della pensione, prima di salire in camera. Lì sarebbe iniziata una colluttazione. Successivamente, il 34enne austriaco - raccontano i frequentatori del bar - sarebbe sceso di nuovo negli spazi comuni, ordinando da bere come se niente fosse. Particolari che, però, sono ancora al vaglio degli inquirenti. Che per il momento non forniscono ulteriori dettagli.




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