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LUGANO«La foce del Cassarate non è pericolosa»

04.07.16 - 12:24
Secondo Marcel Luraschi, sergente capo della polizia lacuale, gli incidenti ci sono per lo più a causa di imprudenze e scarsa conoscenza della natura
«La foce del Cassarate non è pericolosa»
Secondo Marcel Luraschi, sergente capo della polizia lacuale, gli incidenti ci sono per lo più a causa di imprudenze e scarsa conoscenza della natura

LUGANO - Ancora una volta, ieri sera, la foce del fiume Cassarate si è rivelata fatale per uno dei tanti avventori che in quelle acque cercava un po' di refrigerio.

Un 21enne richiedente l'asilo è annegato in serata, mentre faceva il bagno con un gruppo di amici. Un mulinello? Un malore? Al momento non è dato saperlo. Ma non è la prima volta che in quel punto, dove le acque del fiume incontrano quelle del lago, delle persone vengono inghiottite per riemergere senza vita.

«Sappiamo che quel punto è pericoloso» - «Io ero lì poco prima che avvenisse la tragedia», ci racconta una lettrice inviandoci una foto del suo pomeriggio in quel di Lugano. Nell'immagine ci sono il figlio e il nipote della donna. Sullo sfondo dei ragazzi che fanno il bagno. «Non posso dirlo con certezza, ma forse il giovane morto è tra quelli», spiega. «Noi sappiamo che quel punto è pericoloso, quindi restiamo dove si tocca. Questi ragazzi nuotavano, facevano tuffi...» prosegue la mamma che muove un appunto. «I cartelli che segnalano il pericolo ci sono, ma non sono così tanti, e nemmeno troppo visibili», aggiunge.

«La foce non è pericolosa» - Per sfatare una volta per tutte le voci secondo cui fare il bagno alla foce può rivelarsi fatale interviene Marcel Luraschi, sergente capo della polizia lacuale: «La foce del Cassarate rispetta tutti i parametri dell articolo 77 sull'ordinanza della navigazione interna. Il bagnante può entrare in acqua e fare il bagno entro certi limiti».

Perché, allora avvengono incidenti come quello di ieri? «Ignoranza», sottolinea fermo Luraschi. «La Città di Lugano ha allestito una foce perfetta per i bagnanti. C'è tutto e di più per godere dello spettacolo che il Ceresio offre. In più la struttura è gratuita ed autorizzata alla balneazione. E proprio per questo molto visitata. Un afflusso così importante, però, vuol dire anche maggior probabilità di incidenti», spiega il sergente capo.

Per Luraschi evitare queste situazioni è possibile, basta un po' di accortezza. «Non è il lago ad essere pericoloso. Se una persona è in grado di conoscere se stessa, ma soprattutto è in grado di leggere correttamente la natura, può evitare che un crampo, una indigestione o la stanchezza per essere andato troppo al largo, lo colgano impreparato».

Luraschi esclude categoricamente che, nel caso di ieri, possa esserci stato l'intervento di un mulinello: «I nostri laghi e le foci non hanno mulinelli e correnti tali da trascinare una persona sul fondo. Un po' di attenzione, insomma, basta a salvarci la vita».

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