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LUGANOCostrinse la sorella a violenti atti sessuali, alla sbarra

21.03.16 - 09:50
Coazione sessuale, violenza carnale e incesto: di questo è accusato un 43enne, che contesta la ricostruzione dei fatti
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Costrinse la sorella a violenti atti sessuali, alla sbarra
Coazione sessuale, violenza carnale e incesto: di questo è accusato un 43enne, che contesta la ricostruzione dei fatti

LUGANO - Coazione sessuale, violenza carnale e incesto. Sono queste le accuse di cui deve rispondere il 43enne da oggi alla sbarra davanti alla Corte delle Assise criminali di Lugano presieduta dal giudice Marco Villa.

Nella notte di Natale del 2013 l’imputato, difeso dall’avvocato Sandra Xavier di Lugano, avrebbe costretto la sorella a subire, con violenza, una serie di atti sessuali. Pratiche molto forti, stando all'atto d'accusa, con penetrazione violenta sia vaginale sia anale.

Questo essendo a conoscenza e sfruttando lo stato di inettitudine a resistere della donna. L'uomo è stato incarcerato dal 26 dicembre 2013 al 14 febbraio 2014. In aula l’accusa è rappresentata dalla procuratrice pubblica Margherita Lanzillo.

«Non riconosco i fatti» - In aula l’imputato ribadisce, come già nell’ultimo verbale dinanzi alla procuratrice pubblica, che i fatti sarebbero andati diversamente. Ci sarebbe stato, a suo dire, il consenso della sorella, e solo per determinati atti sessuali. E per quanto riguarda il trasferimento dalla sala alla stanza, il 43enne sostiene di non ricordare come sia avvenuto, «ma non con violenza». L’uomo contesta dunque l’atto d’accusa.

Le accuse – La Corte propone i reati alternativi di coazione (limitatamente all’aver trascinato e spinto la sorella dalla sala alla camera degli ospiti), di tentata violenza carnale e tentato incesto. Per quanto riguarda la coazione sessuale, viene proposto il mantenimento dell’accusa. In merito le parti si esprimeranno nella fase di discussione, prevista per questo pomeriggio.

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