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S. ANTONINO

FitActive S. Antonino: il Municipio dà via libera all'apertura 24/7

Finita al centro delle polemiche a causa degli orari ridotti e per via di una pubblicità «sleale», la palestra potrà ora garantire le sue promesse
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FitActive S. Antonino: il Municipio dà via libera all'apertura 24/7
Finita al centro delle polemiche a causa degli orari ridotti e per via di una pubblicità «sleale», la palestra potrà ora garantire le sue promesse

S. ANTONINO - Volge al lieto fine la vicenda degli orari di apertura che aveva lasciato in sospeso amministrazione e clientela del nuovo centro fitness FitActive di S. Antonino. Il 3 novembre il Municipio si è espresso in modo favorevole, rilasciando la licenza per l’apertura continuativa 24 ore su 24, sette giorni su sette. «La stessa - come confermato a tio.ch - sarà effettiva una volta cresciuta in giudicato».

Il diniego del Municipio - I clienti, costretti nei mesi scorsi a fare i conti con l’inaugurazione slittata da febbraio a giugno e con orari ridotti dalle 6 alle 22, possono ora tirare un sospiro di sollievo e allenarsi quando preferiranno. FitActive è infatti un franchising italiano con centri in tutto il mondo, tre dei quali in Ticino, noto proprio per l’apertura h24 e per la possibilità di utilizzare i servizi di tutte le sedi.

Non sorprende quindi che molti, attratti dalle promozioni e dalla promessa di accesso illimitato, si fossero iscritti ancor prima della sua inaugurazione. Salvo poi essersi ritrovati spiazzati prima dai ritardi nella conclusione dei lavori e poi dalla decisione municipale che imponeva orari ridotti. Diversi gli iscritti che avevano così scelto, e non senza poche difficoltà, di recedere dal contratto e chiedere il rimborso.

Una situazione che, secondo il responsabile del centro Stefano D’Addabbo, è costata alla società «tra i 40 e i 50mila franchi» a favore di chi «non ha voluto accettare i nuovi orari, firmando l’addendum al contratto». Per gli altri sono state individuate delle alternative: «Bloccare l’abbonamento senza perdere nulla» o ottenere «un rimborso totale o parziale». «Caso per caso è stato trovato un accordo», precisa.

Nel mirino dell'ACSI - La palestra era finita anche nel mirino dell’Associazione Consumatori della Svizzera italiana (Acsi) anche per via della pubblicità insistita sull’apertura h24 che - almeno per il centro di S. Antonino - poi alla realtà dei fatti non c’era. Si sarebbe quindi promessa «una prestazione quando in realtà l’apertura era limitata agli orari usuali», configurando «una violazione della Legge federale contro la concorrenza sleale», poiché il cliente - in quel caso - sarebbe stato «indotto in errore, pensando di poter accedere 24/7».

Una contestazione che D’Addabbo ha respinto: «Il nostro abbonamento consente l’accesso a tutte le sedi del mondo. Chi voleva allenarsi di notte avrebbe potuto farlo a Vezia o Lugano, dove le palestre erano già aperte h24». E sulla comunicazione ritenuta fuorviante osserva: «Siamo un brand internazionale e tutto è regolamentato dalla sede centrale. Su 200 sedi, eravamo l’unica senza apertura h24, e questo è difficile da gestire. Abbiamo comunque speso centinaia di migliaia di franchi per essere in regola e poterla così ottenere».
Un’autorizzazione che, alla fine, è arrivata.

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