
Si teme l'incontro col lupo. Da Lostallo a Pian San Giacomo sono diversi gli avvistamenti. La popolazione vive sentimenti contrastanti.
MOESANO (GR) - Brividi nel Moesano. Da Lostallo a Pian San Giacomo, passando per Soazza, il lupo è sempre più presente tra le abitazioni. Diversi gli avvistamenti. E parecchie le segnalazioni inviate all'Ufficio cantonale caccia e pesca che, interpellato da tio.ch, definisce la situazione comunque sotto controllo. «Al momento – afferma Arno Puorger, responsabile della questione "grandi predatori" – non risulta esserci pericolo per l'essere umano».
«Esco quando c'è in giro gente» – Intanto però c'è chi fatica a uscire di casa. Yvonne Franco, abitante di Cabbiolo, lo dice apertamente: «A me fa paura l'idea di incontrare un lupo. Anche perché vado spesso a passeggio col cane. Adesso cerco di andare in orari in cui so che c'è in giro gente. Se al mattino non c'è ancora abbastanza luce o se al pomeriggio sta già arrivando il buio evito di uscire».
«Una sensazione strana» – A Pian San Giacomo l'agricoltore Alberto Toscano ammette di non essere proprio tranquillo. «C'è una certa insicurezza. Abbiamo avvistato i lupi in mezzo alle case. È una sensazione un po' strana. Non bella. C'è malessere».
«Non saprei come comportarmi» – Tra chi abita a Pian San Giacomo c'è la giovane Martina Crivelli. «Non saprei bene come comportarmi se dovessi incontrare un lupo – confessa –. Ho un cagnolina che sicuramente prenderei in braccio. Con gli animali selvatici "si gasa" un attimo. E questo non è un bene. È un'incognita. Dovrei tapparle la bocca prima di tutto».
«L'ho visto coi miei occhi» – Edoardo Sucetti, abitante e usciere di Lostallo (dove ha anche un'azienda agricola), non vuole sentire parlare di situazione "sotto controllo". «Lo stesso Ufficio caccia e pesca mi ha confermato che da novembre le segnalazioni legate all'avvistamento del lupo solo in territorio di Lostallo sono state parecchie. Circa una sessantina. Anche in aree abitate. Io stesso ho visto il lupo circolare tra le case. Coi miei occhi».
«Avvistamenti nel centro di Mesocco» – La signora Yvonne racconta un aneddoto su Mesocco. «Mi è stato riferito che i lupi sono stati notati nel centro del paese. È normale sentirsi intimoriti. Vorrei essere più rassicurata».
«Io il lupo lo amo» – Non tutti però sono spaventati dall'avvicinamento del lupo all'essere umano. Beat Frei, abitante di Leggia, sostiene di essere un amico del lupo. «Lo amo. Mi piacerebbe incontrarlo. Dai, quelli che girano qui sono "lupi italiani". Sono piccolini. Sono carini. Non c'è da avere paura».
«Non lasciate cibo nei pressi delle case» – «Quando i lupi si avvicinano agli abitati – chiarisce Sissi Gandolla, biologa e collaboratrice di WWF e Pro Natura – è giusto cominciare a monitorare la situazione. In inverno la fauna si sposta verso il fondovalle ed è più facile che i lupi si avventurino in esplorazioni varie. La popolazione ha una responsabilità e può fare la sua parte non lasciando cibo nei pressi delle case. Così si evita che il lupo associ i nuclei abitati al nutrimento».
«Evitate di mettervi a correre» – E se dovesse avvenire un fatidico incontro ravvicinato? «Bisogna dare il giusto peso alle situazioni. Vedere un esemplare in lontananza che scappa dall'essere umano non è come vederlo a due passi da casa per nulla timido. Se nel primo caso non occorre fare nulla, nel secondo si deve evitare ad esempio di mettersi a correre. È comunque fondamentale segnalare tutti gli avvistamenti ai guardiacaccia».
«Imparare a conoscere le situazioni» – Due parole infine sui timori della gente. «È umano che chi si approccia per la prima volta a questo carnivoro provi un certo timore. Nessuno va ridicolizzato per questo. Bisogna però insegnare alla popolazione a riconoscere le varie situazioni. La Svizzera possiede le basi legali che permettono un intervento rapido, anche un abbattimento, in caso di pericolo per le persone. E le associazioni ambientaliste le sostengono. Riteniamo tuttavia opportuno investire molto di più nella prevenzione e nella comunicazione».