Cerca e trova immobili
MONTECENERI

Quel radar davanti a un'uscita di emergenza è regolare?

I dubbi di un’avvocata sul posizionamento di un dispositivo sull’A2, all'interno della galleria del Ceneri.
Quel radar davanti a un'uscita di emergenza è regolare?
foto lettore
Quel radar davanti a un'uscita di emergenza è regolare?
I dubbi di un’avvocata sul posizionamento di un dispositivo sull’A2, all'interno della galleria del Ceneri.

RIVERA - Chi viaggia sull'A2 in direzione nord sicuramente l'avrà notato. Magari in tempo prima del flash, oppure per la stazza imponente, fatto sta che il radar nella galleria del Ceneri non passa certo inosservato. 

Un flash in sicurezza? - Il motivo? Si trova davanti a un'uscita di emergenza, all'interno del tunnel. «Tale installazione non solo compromette la funzionalità della via di evacuazione, ma viola anche le normative sulla sicurezza sul lavoro e sulla prevenzione degli infortuni», ci ha spiegato un’avvocata del Luganese. 

Insomma, secondo l'avvocata, il radar dovrebbe venire rimosso così che l'uscita di sicurezza possa rimanere completamente libera e funzionale. «L'articolo 20, comma 1, dell'Ordinanza sulla prevenzione degli infortuni (OPI), dice che le vie di evacuazione devono essere segnalate adeguatamente e mantenute sempre libere da ostacoli per consentire un abbandono rapido e sicuro, in caso di pericolo. Il radar posizionato nella galleria rappresenta un ostacolo che potrebbe intralciare il passaggio in situazioni di emergenza».

Vie d'evacuazione ostacolate - Inoltre, prosegue l'avvocata, «l'articolo 10, comma 3, dell'Ordinanza sulla costruzione e trasformazione di aziende (OLL 4) specifica che la larghezza delle porte, scale e corridoi con accesso a vie d’evacuazione non può essere ridotta da costruzioni successive o qualsiasi altra infrastruttura, includendo installazioni come il radar in oggetto».

Un’interpretazione, questa, che però non trova riscontro da parte della Polizia cantonale. «In termini generali sottolineiamo che l'articolo 20, comma 1, dell'Ordinanza sulla prevenzione degli infortuni (OPI), si applica alle aziende», ci spiega il responsabile comunicazioni. Ed è proprio sulla differenza tra "azienda" e "strada pubblica" che si gioca la partita.

La Polizia non è d'accordo - La distinzione espressa dalle autorità fa però mandare l'avvocata su tutte le furie. «Ritenere che l’OPI e l’OLL 4 non si applichino in nessun caso alle strade pubbliche è una visione restrittiva, poiché, sebbene tali ordinanze regolino prioritariamente la protezione e la sicurezza nei luoghi di lavoro, non escludono la possibilità che alcuni loro principi siano applicabili in situazioni in cui sia in gioco la sicurezza di terzi».

La distinzione tra “azienda” e “strada pubblica” «non dovrebbe annullare l’obbligo di assicurare vie di fuga libere e praticabili in qualsiasi luogo in cui sussista un rischio per la pubblica incolumità». E ancora: «Nel caso in specie, non intravedo però alcuna "adeguatezza" ne "sicurezza delle persone". Anzi vedo il contrario, semmai la volontà di fare cassetta».

Ma non è tutto. La Polizia precisa che «le strade pubbliche sottostanno ad altre disposizioni legali, sia cantonali sia federali, oltre che a delle direttive di USTRA. Per il caso concreto evidenziamo che, come da prassi, sono stati effettuati i necessari approfondimenti sulla posa dell’apparecchio radar, dai quali non sono emersi elementi in urto alle disposizioni di legge. Inoltre dal profilo della posizione l’apparecchio non compromette la funzionalità delle vie di sicurezza».

La risposta dell'Ustra - Un'interpretazione questa condivisa anche dall'Ufficio federale delle strade (Ustra), che però precisa: «Non esiste al momento una direttiva Ustra sul posizionamento dei radar mobili nelle gallerie. I radar mobili rientrano nell’esclusiva competenza della polizia», ci spiega un portavoce.

E sul caso in questione: «In caso di occupazioni temporanee delle vie di fuga, al pari di quanto avviene in caso di presenza cantieri, per questioni operative, di manutenzione o di monitoraggio del traffico, va sempre garantita la funzionalità della via di fuga stessa, sia dal profilo della percezione da parte dell’utenza (visibilità), sia a livello di spazio di accesso. Nel caso specifico la funzionalità della via di fuga è stata verifica dalla Polizia e risulta pertanto garantita».

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE