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Quei colori che stanno creando scompiglio

Casa Alta: un palazzo di 17 piani si rifà il look. Ma c'è polemica sulla scelta cromatica giallo-blu. Il video.
Quei colori che stanno creando scompiglio
Foto di Davide Giordano
Quei colori che stanno creando scompiglio
Casa Alta: un palazzo di 17 piani si rifà il look. Ma c'è polemica sulla scelta cromatica giallo-blu. Il video.
LUGANO - Coi suoi oltre 50 metri è tra gli edifici più alti della Svizzera italiana. E da quando i proprietari hanno deciso di rifargli il look, a Lugano è scoppiata la polemica. In particolare per quanto riguarda i colori. La Ca...

LUGANO - Coi suoi oltre 50 metri è tra gli edifici più alti della Svizzera italiana. E da quando i proprietari hanno deciso di rifargli il look, a Lugano è scoppiata la polemica. In particolare per quanto riguarda i colori. La Casa Alta di Viganello, palazzo di ben 17 piani situato all’incrocio tra via Taddei e via La Santa, dovrebbe infatti essere tinta a strisce gialle e blu. Il condizionale resta d'obbligo vista la rivolta di alcuni consiglieri comunali. Nel video di Tio/20Minuti si intuisce quanta tensione ci sia attorno al progetto.

«È un palazzo che si vede da lontano» – Secondo un’interpellanza interpartitica, che vede come primo firmatario il consigliere comunale socialista Aurelio Sargenti, sul cantiere ci si sarebbe già portati avanti anche a livello di colori, senza avere ancora il nullaosta delle autorità. In prima linea contro il "pasticcio cromatico" c'è anche un'altra socialista, Mattea David. «La tipologia del colore non funziona – evidenzia –. In un palazzo così alto, che si vede da diversi punti della regione, la scelta cromatica è fondamentale. Bisogna anche considerare cosa c'è intorno, le attività commerciali, i servizi».

«Non bisogna per forza accettare il brutto» – Le resistenze politiche rischiano di dilatare la durata dei lavori. David replica con convinzione: «Non è che per permettere a tutti di finire le cose, poi bisogna per forza accettare l'inadeguato o il brutto. È importante fare una scelta consapevole e rispettosa del territorio. Non siamo contro i colori sgargianti. A Loreto c'è un bellissimo esempio di casa colorata, con un ottimo rosso e un po' di nero, e in quel contesto sta bene. Per la Casa Alta non sembra esserci stato uno studio cromatico». Affermazione, quest'ultima, che cozza con una testimonianza raccolta nei pressi dello stabile. Un inquilino, a microfoni spenti, racconta infatti che i proprietari si sarebbero consultati con professionisti del settore.

Voci contrastanti – I residenti della palazzina e della zona interpellati da Tio/20Minuti hanno pareri contrastanti. «Ben vengano il giallo e il blu. Così si toglie quel grigio», dice una signora. Ma poi c'è anche un uomo che spiega: «Io il giallo e il blu non li voglio. Il palazzo sono abituato a vederlo grigio». Una donna che sta uscendo dall'ufficio postale sostiene i colori sgargianti proposti dalla proprietà. «Sono i colori dell'Ucraina. E comunque è qualcosa di artistico. Meglio ancora sarebbe se ci facessero dei murales». Un altro interlocutore tuttavia vorrebbe qualcosa di più classico. «Più intonato ai palazzi e alle case che già ci sono da queste parti». C'è anche chi suggerisce un più pacato color pesca.  

«Nulla di artistico» – Il progetto cromatico della Casa Alta, almeno in teoria, vorrebbe coinvolgere anche artisti della regione. «Al momento – sostiene David – per la Casa Alta non vediamo nulla di artistico. La struttura ha anche una forma particolare. Quel giallo e quel blu non c'entrano nulla con quel posto. Ammazzerebbero il carattere dell'edificio». 

 

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