Denunciata la cava fallita

Il Comune di Maggia si è rivolto al Ministero Pubblico, e il Consiglio comunale è in subbuglio
CEVIO - Granito e polemiche. Dalle "ceneri" di una cava dismessa a Cevio, Vallemaggia, sono sorte accese discussioni, una denuncia al Ministero pubblico e un'interrogazione al Municipio presentata oggi da Lega-Udc-Indipendenti e Ppd-Gg.
Tutto nasce dall'inquinamento causato da un'azienda - la Graniti Bionda Sa, in fallimento - sui terreni di scavo di proprietà dei Patriziati locali. In Consiglio comunale ha creato discussioni la decisione dell'esecutivo di assumersi parte dei costi di risanamento. Il Municipio ha anche reso noto di avere sporto denuncia penale nei confronti della ditta responsabile degli inquinamenti.
Gli interroganti chiedono se il Cantone abbia provveduto ad esaminare possibili inquinamenti anche in altri sedimi del comparto ex Bionda, con quali esiti, e a quanto ammontano i preventivi per la bonifica. «Il Comune non ha alcuna responsabilità, non avendo mai violato i suoi doveri di controllo» scrivono i consiglieri comunali, sottolineando come si tratti «di una questione tra privati». Secondo Lega-Udc-Indipendenti e Ppd, a pagare il conto non dovrebbero essere le casse comunali.




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