La storia del 18enne Giuseppe Russo, affetto da una grave malattia, ha suscitato commenti disgustosi sui social. Ora mamma Annabella prende posizione. Ed ecco le schermate choc
CRESCIANO – "Tenerlo in vita così si chiama egoismo. A voi piacerebbe fare la sua vita? Svegliarvi ogni sacrosanto giorno come un vegetale?" È solo l'inizio di una disgustosa disputa su Facebook, andata in scena negli scorsi giorni. A scatenarla, una donna che si scaglia apertamente contro Annabella Russo, mamma di Giuseppe, il 18enne di Cresciano, affetto da una miopatia miotubolare centronucleare. Una malattia genetica rara. Tio/ 20 Minuti era entrato in casa sua. E aveva raccolto le preoccupazioni della mamma.
Lo spettro dell’istituto – Preoccupazioni soprattutto in merito al futuro. Quando il giovane compirà 21 anni, l'invalidità non gli pagherà più le cure a domicilio. La palla passerà nel campo della cassa malati, che verserà cifre decisamente inferiori. Il rischio è dunque che Giuseppe, per motivi di risparmio, debba finire in un istituto e quindi separarsi dalla madre che, con l'aiuto di alcune infermiere, lo accudisce 24 ore su 24.
Quella voglia di sputare sentenze – Qualcuno però, come spesso accade sui social, ha voluto andare oltre. Esprimendo giudizi su una questione estremamente delicata. E di fronte alla quale sarebbe stato opportuno un sano silenzio. Nella discussione è intervenuta anche una delle infermiere di Giuseppe, raccontando le emozioni che prova nel curare il ragazzo di Cresciano.
Offesa come madre e come persona – Mamma Annabella è amareggiatissima. «Non capisco come possa permettersi una persona che nemmeno ci conosce di giudicare la nostra situazione. E di dare del vegetale a mio figlio. Giuseppe, nonostante il suo stato di disabilità, è il mio orgoglio. Mi fa provare tante sensazioni positive. Capita anche che sorrida, quando guarda qualcosa di divertente alla televisione o quando gli raccontiamo qualcosa di bello. Non mi pare che i vegetali sorridano. Sono stata offesa come madre e come persona. E, in questa vicenda, non c’è stato il minimo rispetto per Giuseppe».
Conversazione allucinante – Intanto, nella gallery, ecco le schermate, per certi versi sconvolgenti, della conversazione avvenuta su Facebook. I nomi delle protagoniste, per questioni di privacy, sono stati censurati.