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LUGANOQuasi un milione per gli ex dipendenti del Giornale del Popolo

11.10.19 - 11:52
Il fondo di solidarietà «ha perlomeno permesso di alleviare le conseguenze negative di chi ha perso il proprio lavoro», è stato detto oggi in conferenza stampa
Tipress
L'ultima edizione del quotidiano risale al 18 maggio 2018.
L'ultima edizione del quotidiano risale al 18 maggio 2018.
Quasi un milione per gli ex dipendenti del Giornale del Popolo
Il fondo di solidarietà «ha perlomeno permesso di alleviare le conseguenze negative di chi ha perso il proprio lavoro», è stato detto oggi in conferenza stampa

LUGANO - Quasi un milione di franchi, in media circa 25’000 franchi a persona. È quanto l’Associazione solidarietà giornalisti e operatori dei media sono riusciti a distribuire agli ex dipendenti del Giornale del Popolo. «Un risultato quasi sorprendente» secondo il comitato che a un anno e mezzo di distanza dal fallimento e dalla chiusura «troppo frettolosa» del giornale ha presentato i risultati delle due distinte raccolte fondi effettuate.

L’Associazione era nata vista la mancanza di un piano sociale per gli ex dipendenti e «ha perlomeno permesso di alleviare le conseguenze negative di chi ha perso il proprio lavoro». E aveva trovato l’immediato sostegno dell’Associazione Ticinese dei giornalisti e dei sindacati OCST e Syndicom, oltre ai molti enti, associazioni, fondazioni e alle molte persone che non sono rimaste indifferenti al fallimento del giornale e al destino dei giornalisti.

I criteri - La somma raccolta - in totale 969’199 franchi - è stata suddivisa, dedotte alcune spese amministrative, fra gli ex dipendenti e gli ex collaboratori del GdP secondo alcuni criteri quali l’anzianità di servizio, l’età e le persone a carico nonché figli agli studi. Per sottolineare l’aspetto solidale dell’azione intrapresa, una parte dei fondi raccolti sono stati destinati agli ex dipendenti che, a oltre un anno dalla chiusura del giornale, si trovavano ancora in difficoltà.

34 collaboratori - A fine giugno 2019, 18 ex dipendenti avevano infatti trovato un’altra occupazione, «talvolta addirittura migliore rispetto alla precedente», è stato sottolineato. I restanti 16 ex dipendenti hanno invece potuto beneficiare di un contributo supplementare. L’attività dell’Associazione, è stato detto, non si conclude oggi. Continuerà con l’intento di aiutare i giornalisti e gli operatori dei media che in futuro dovessero trovarsi in difficoltà.

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