Il bimbo più grande lo obbliga a fare “sesso orale”

Protagonisti due ragazzini di 7 e 9 anni, iscritti a una colonia. Attivato l’Aiuto Sostegno e Protezione dell’Infanzia. Intanto potrebbe scattare una denuncia
BLENIO – Un bimbo di 9 anni obbliga l’amico di 7 a praticargli sesso orale. Intanto, un terzo ragazzino è lì che osserva. Il fatto si è verificato in una colonia di Blenio. A rivelarlo, la mamma della vittima. «Mio figlio è traumatizzato. Siamo stati al pronto soccorso. È mia intenzione denunciare l’episodio in polizia. Anche perché mi chiedo cosa possa spingere un ragazzino di 9 anni a fare certe richieste. Forse ha una situazione travagliata a casa, o addirittura ha subito abusi».
Prima di cena – Tutto si sarebbe svolto nella serata di venerdì. Dopo la doccia e prima della cena. La giovane vittima avrebbe poi rivelato quanto vissuto a un monitore. «Anche perché con i nostri monitori i bimbi hanno un rapporto di grande fiducia – spiega il responsabile della colonia –. Abbiamo subito preso sul serio la situazione».
Intervengono gli esperti – «Sabato, in giornata, siamo stati avvisati – sospira la mamma –. Io non ci potevo credere. Sono subito corsa da mio figlio». «Abbiamo attivato immediatamente l’Aiuto Sostegno e Protezione dell’Infanzia (ASPI) – riprende il responsabile della colonia –. Anche per capire come contestualizzare l’accaduto. In quell’età si è forse in una fase di scoperta, di gioco. È opportuno comprendere se dietro all’episodio ci sia, tuttavia, dell’altro».
Educazione sessuale – La colonia ha prontamente reagito organizzando una giornata di sensibilizzazione sull’educazione sessuale. «Non l’abbiamo voluta incentrare su quanto accaduto nello specifico. Gli specialisti dell’ASPI insistono parecchio sull’importanza di proteggere determinate parti del nostro corpo. È il concetto espresso più volte dalla campagna didattica “Sono unico e prezioso”.».
Unici e preziosi – Il nostro interlocutore conclude con una nota positiva. «Da parte nostra siamo rammaricati per l’accaduto, su cui non abbiamo responsabilità specifiche. Ma siamo orgogliosi di avere reagito in maniera rapida all’emergenza. Lo dobbiamo alle famiglie che ogni anno ci affidano, in piena fiducia, i loro figli».




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