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LUGANOPiazza Rezzonico cementificata e ora off-limits per le moto solleva critiche

09.07.19 - 20:45
I Verdi criticano la cementificazione del suggestivo slargo, mentre la chiusura per tre settimane del posteggio fa infuriare i numerosi utenti delle due ruote
Piazza Rezzonico cementificata e ora off-limits per le moto solleva critiche
I Verdi criticano la cementificazione del suggestivo slargo, mentre la chiusura per tre settimane del posteggio fa infuriare i numerosi utenti delle due ruote

Cemento o porfido?

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Questi sondaggi non hanno, ovviamente, un valore statistico. Si tratta di rilevazioni aperte a tutti, non basate su un campione elaborato scientificamente. Hanno quindi l'unico scopo di permettere ai lettori di esprimere la propria opinione sui temi di attualità.

LUGANO - Dai dadi di porfido al cemento. Il nuovo volto di Piazza Rezzonico è finito nel mirino dei Verdi che in un post su Facebook criticano l’intervento che ha cambiato i connotati «a una delle uniche piazze svizzere dall’atmosfera mediterranea con la pavimentazione in porfido e l’ombra dei suoi maestosi pini domestici». Una mutazione in peggio, per gli ambientalisti: «La Città, sempre pronta a fraintendere la vocazione delle proprie bellezze, ne cementifica la parte verso il lago per estendere il posteggio».

In verità il cambiamento data già di qualche mese, ma probabilmente balza all’occhio ora che lo slargo risulta inagibile per i motociclisti. Un divieto di parcheggio, legato allo Street Food del LongLake, che sta creando parecchio malumore tra i numerosi utenti. «Stamattina - spiega a Tio/20Minuti uno degli scooteristi - ero convinto di trovare il parcheggio libero (era stato chiuso per Estival Jazz, ndr) e invece abbiamo trovato un nuovo biglietto che informa come da oggi fino al 22 luglio l’intera area sarà chiusa ai veicoli». L’uomo sostiene di avere parlato con altri motociclisti visibilmente arrabbiati: «So che qualcuno ha pure scritto al Municipio per protestare contro questa decisione. Non è possibile che ogni volta che organizzano un evento debbano chiudere l’area parcheggio senza trovare un’altra area dove poter parcheggiare le nostre moto. Non stiamo parlando di una decina di motociclisti ma di almeno 200 persone che quotidianamente parcheggiano le proprie moto in quel posto».

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