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CANTONEPiangono i lidi, non gli alberghi, mentre il meteo si promuove

21.05.19 - 09:11
Dal turismo alle previsioni del tempo, maggio si rivela un mese difficile da decifrare per tutti. «Quando parliamo di rovesci sparsi non tutti capiscono» dice l’esperto di Locarno Monti
Piangono i lidi, non gli alberghi, mentre il meteo si promuove
Dal turismo alle previsioni del tempo, maggio si rivela un mese difficile da decifrare per tutti. «Quando parliamo di rovesci sparsi non tutti capiscono» dice l’esperto di Locarno Monti

LUGANO - Le previsioni del tempo sono finite nella bufera oltralpe per i troppi errori di cui sono accusati gli specialisti. Complice un maggio assai temporalesco (e imprevedibile) tira aria di contestazione (vedi box sottostante). Stavolta le Alpi fanno scudo alla polemica, tanto che Locarno Monti parla di bollettini tutto sommato azzeccati: «A grandi linee siamo soddisfatti delle previsioni fatte - commenta il meteorologo Guido Della Bruna -. Chiaramente i dettagli sono molto più difficili da fornire. È proprio una caratteristica di questo tipo di tempo il fatto che le precipitazioni variano da un luogo all’altro e la previsione di rovesci sparsi non è sempre ben compresa da tutti».

La pressione degli organizzatori - Quando il tempo è così ballerino cresce anche, spiega il meteorologo, «la pressione da parte degli organizzatori di eventi che talvolta vorrebbero far prendere la decisione a noi. Che però non siamo al corrente dei vari dettagli organizzativi e dunque ci limitiamo a fornire la nostra migliore previsione».

Le ricadute sul turismo - E il turismo? Secondo il presidente di hotelleriesuisse Ticino, Lorenzo Pianezzi, il maltempo di maggio non ha bagnato troppo il fieno messo in cascina a Pasqua, quando ricordiamo l’occupazione alberghiera aveva sfiorato il tutto esaurito: «Avremmo sicuramente potuto andare un po’ meglio nei fine settimana, ma non parlerei di impatto troppo negativo. Dipende certo da destinazione a destinazione. L’albergatore che riesce ad ottenere un bel mix di provenienza fra turismo, business e un po’ di internazionalità non soffre troppo il meteo. Diverso il caso di chi punta solo sul turista svizzero tedesco. Ma è l’albergatore che fa il segmento e orienta il proprio marketing». E comunque, aggiunge Pianezzi, anche con la pioggia le occasioni di svago in Ticino non mancano: «Dai musei alle Spa. Pensiamo solo ai Termali salini di Locarno, meravigliosi anche nelle giornate uggiose».

I lidi piangono - Piove sul bagnato invece agli stabilimenti balneari della Città di Lugano, dove Roberto Mazza, direttore del Dicastero Sport, parla di un mese ormai compromesso… «Dall’avvio strepitoso, con cinquemila entrate alle porte aperte al Lido il 1. maggio, subito la doccia fredda. L’indomani ha infatti iniziato a piovere e siamo qui ancora oggi con le pinne… Un maggio dunque finora disastroso, complici anche le temperature fredde. Anche l’acqua del lago non invita a bagnarsi». Il direttore non quantifica per il momento la perdita: «Il nostro sistema elettronico calcola gli incassi a fine mese, inizio giugno, ma certo il saldo negativo rispetto allo scorso anno è prevedibile». Per il business dei bagni non tutto è tuttavia perduto, e la stagione è ancora raddrizzabile, a patto che torni il bel tempo: «I mesi che per noi contano sono quelli di giugno e luglio. Se arrivasse la canicola estiva possiamo recuperare».

La previsione - E un po’ di speranza giunge da Locarno Monti: «Avremo un miglioramento nei prossimi giorni, anche se la depressione si allontana molto lentamente - dice il meteorologo Della Bruna - . Tornerà più caldo con 24 gradi di massima tra mercoledì e giovedì. Tra venerdì e sabato ci sarà quindi un nuovo passaggio di una zona perturbata. L’anticiclone stabile non è purtroppo ancora arrivato».

Brutto... anzi bello. Il meteo oltralpe nella bufera

«Le condizioni attuali rendono difficile fare previsioni accurate». Inutile girarci attorno, anche Stefan Scherrer di MeteoNews ammette gli errori che hanno fatto arrabbiare molte persone nella Svizzera tedesca. Per lo scorso fine settimana erano state previste nuvole fitte, pioggia e temporali. Ma sabato è stato per lo più soleggiato e domenica ha piovuto molto meno di quanto annunciato. Insomma un mezzo disastro, che sarebbe riconducibile alle differenze di bassa pressione, al soleggiamento già forte. Il risultato sono i molti temporali: «Ed è molto difficile prevedere dove e quando andranno a colpire» spiega Scherrer. I più inferociti sono gli operatori turistici: «Le previsioni inaffidabili ci rendono la vita difficile» conferma Roger Meier amministratore del parco avventura di Atzmännig (San Gallo) che ricorda l'ultima domenica, data piovosa e invece per metà asciutta: «In questi giorni perdiamo dai 15 ai 20mila franchi». (bz/rol/spi)

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COMMENTI
 

matteo2006 4 anni fa su tio
Si rasenta il ridicolo con i parchi giochi e con questa anche oggi la nostra società il fondo se l'è nuovamente toccato.
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