Il sindacato VPOD Polizia ha pubblicato il proprio rapporto, in cui si evidenziano alcune criticità
BELLINZONA - Il sindacato VPOD Polizia ha pubblicato i proprio rapporti 2018 in vista dell’assemblea annuale del gruppo. Rapporti redatti dopo l'entrata in funzione della nuova Centrale cantonale d'allarme (CeCal).
«I capi guadagnano meno dei subalterni» - Pur notando «qualche piccolo miglioramento a livello di coesione fra le forze dell'ordine», il sindacato evidenzia come ci siano alcune problematiche che riguardano la nuova scala di stipendi: «Alcune persone, pur avendo acquisito un grado, hanno subalterni che guadagnano più di loro. In nessuna ditta al mondo un capo guadagna meno di un suo subalterno. È paradossale. Inoltre, accedere ad una funzione con maggiori responsabilità porta ad un aumento di salario piccolissimo, è inaccettabile». Per questo i Sindacati di polizia hanno chiesto il riesame della commissione paritetica.
40 ore a settimana - Il VPOD Polizia lamenta poi uno stipendio reale che non fa che diminuire: «La nuova scala salariale è uno specchietto per le allodole per i giovani. È vero sì che una gran parte dei collaboratori al massimo degli scatti si vedrà aumentare ancora un poco lo stipendio, ma le nuove generazioni, andranno avanti più lentamente e magari non arriveranno mai al termine della propria scala salariale». Per questo si chiede di portare la settimana lavorativa a 40 ore, con l’introduzione di un sistema di timbratura applicato a tutta la Polizia.
Infine, il sindacato invita a riflettere sulle evidenti disparità di trattamento fra le Polizie comunale e la Cantonale e rileva come, negli ultimi anni, le assenze per malattia sono aumentate, «e questo perché si continua a tirare la corda».