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CANTONEAl telefono da trent’anni per aiutare bambini e famiglie

15.09.18 - 20:03
L’associazione Telefono S.O.S. Infanzia è nata il 15 settembre del 1988 da un gruppo di volontari. Oggi i bisogni sono cambiati, ma l’attività non si ferma
Fotolia - foto d'archivio
Al telefono da trent’anni per aiutare bambini e famiglie
L’associazione Telefono S.O.S. Infanzia è nata il 15 settembre del 1988 da un gruppo di volontari. Oggi i bisogni sono cambiati, ma l’attività non si ferma

CHIASSO - Avere qualcuno che ascolta problemi, pensieri e preoccupazione è un bisogno che non passa mai di moda. Lo sanno bene i volontari dell’associazione Telefono S.O.S. Infanzia che da 30 anni operano nel nostro cantone.

Un compleanno importante che viene celebrato proprio oggi. Era infatti il 15 settembre del 1988 quando un gruppo di persone diede il via a un numero di telefono per l’ascolto. Dietro c'era l'intuizione che sul territorio mancasse qualcuno che si occupasse della voce di bambini maltrattati, trascurati e abusati.

Nacque così un’associazione di ascolto, coordinata dal pioniere fondatore Federico Mari, deceduto il 17 novembre del 2014 all’età di 70 anni. Proprio in suo onore è stato istituito il premio Mari, che il 20 novembre - giornata dei diritti dei fanciulli - assegna un riconoscimento alle associazioni che operano con i bambini grazie al lavoro di un gran numero di volontari (per candidarsi c’è tempo fino alla fine di ottobre). Ad oggi l’associazione ha già distribuito 60’000 franchi.

Ma a distanza di 30 anni, c’è ancora chi alza il telefono per cercare aiuto? «La realtà è cambiata - ci conferma Tina Mantovani, una delle prime volontarie, oggi membra di direzione insieme a Paola Primerano-Robbiani, Lidia Rezzonico e Simona Gaggini -. C’è chi comunica con noi attraverso i social o il sito internet. Ma la gente ha ancora bisogno di aiuto. Soprattutto le famiglie in difficoltà».

Associazione di ascolto, Telefono S.O.S. Infanzia oggi viene contattata prevalentemente da genitori che hanno bisogno di sfogare le loro preoccupazioni senza essere giudicati. «Noi non prendiamo a carico il caso. Ascoltiamo e indirizziamo la persone verso i servizi già esistenti sul territorio, come le Arp, i servizi sociali, il pediatra». I volontari, coordinati da Paolo Frangi, «aiutano nelle piccole cose, che per molte famiglie sono molto importanti».

E visto che i bisogni cambiano, l’associazione non si occupa solo di rispondere al telefono (allo 091 682 33 33), ma porta avanti nuovi progetti. Come Treebù, un centro diurno per ragazzi che vivono situazioni di difficoltà transitoria, gestito da Simona Gaggini e Sonia Zanetti. Un luogo che si propone a ragazzi che vivono situazioni di difficoltà in ambito scolastico, familiare, nei rapporti con i pari o nell'inserimento. In cui i bambini di famiglie in difficoltà possono dedicarsi alla musica e svariate attività.

I festeggiamenti del 30esimo compleanno dell’associazione sono rimandati all’11 novembre, quando la sede di Telefono S.O.S. Infanzia a Chiasso (in via Puccini 4) aprirà le sue porte alla popolazione.

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COMMENTI
 

VISIO 5 anni fa su tio
Questo e la chiara dimostrazione che SENZA IL VOLONTARIATO nel nostro bel Paese ci sarebbero moltissime vittime, AIUTIAMI PRIMA I NOSTRI E RIMUNERIAMO I VOLONTARI !!!!!! GRAZIE

VISIO 5 anni fa su tio
Questo e la chiara dimostrazione che SENZA IL VOLONTARIATO nel nostro bel Paese ci sarebbero moltissime vittime, AIUTIAMI PRIMA I NMOSTRI E RIMUNERIAMO I VOLONTARI !!!!!!
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