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CANTONETram-Treno, il TCS rompe il silenzio: «Soluzioni incerte che minacciano sicurezza e viabilità»

10.07.18 - 08:47
Per il Touring Club Svizzero il progetto del DT andrebbe a pesare su una realtà già «al collasso»
Tram-Treno, il TCS rompe il silenzio: «Soluzioni incerte che minacciano sicurezza e viabilità»
Per il Touring Club Svizzero il progetto del DT andrebbe a pesare su una realtà già «al collasso»

LUGANO - Per la prima volta il Touring Club Svizzero (TCS) prende parola sul Tram-Treno, nello specifico sulla tratta Bioggio-Manno. E lo fa non risparmiando critiche al progetto del Dipartimento del territorio.

Disagi alla mobilità veicolare -  «Nel progetto "Tram-Treno" del luganese - spiega il TCS nella sezione ticinese della sua rivista -, salta all'occhio l'attraversamento in diagonale della linea tramviaria della strada cantonale poco prima del capolinea Suglio e l'accesso a via Industria che saranno regolate da nuovi impianti semaforici. Ciò, oltre alla chiusura degli accessi a due vie laterali e alla cadenza di blocco della circolazione ogni 8-10 minuti sulla strada cantonale, inficerà pesantemente la mobilità veicolare».

Il TCS lamenta in particolare limiti per la sicurezza stradale: «Non vediamo soluzioni moderne, anzi, piuttosto incerte». «Da tener presente - si prosegue - che sulla tratta Bioggio.Suglio/Manno è previsto un regime tranviario con circolazione “a vista”, dove il conducente è responsabile della guida del tram come succede per un autobus, quindi sottostà alle regole della circolazione stradale».

Cantonale e svincolo «al collasso» - Il TCS fa notare come l’attuale condizione della cantonale sia «già ora quasi al collasso». «Da Grumo di Gravesano in avanti - si legge - si raggiungono, in più fasi giornaliere, i limiti di capacità e non sono previsti all’orizzonte correttivi atti a migliorare la situazione».

Per il Touring Club il Tram-Treno andrebbe a peggiorare lo stato attuale. «Le intenzioni del pianificatore sono quelle di creare il più possibile disagio per obbligare a servirsi per forza del tram?», è la domanda provocatoria del TCS.  

Viene quindi fatta menzione allo svincolo, in prossimità della prevista stazione di Suglio: «di primaria importanza per la regione. Da qui si accede all’autostrada e alla galleria Vedeggio-Cassarate, quindi a Lugano. Potrebbe subire gli effetti negativi dell’innesto e dell’esercizio della tramvia. Inoltre - prosegue il TCS -, la realizzazione di questo progetto si dilungherà per circa quattro anni, periodo in cui gli utenti dovranno armarsi di pazienza e la circolazione sarà messa alla prova».

Soluzioni alternative - Il TCS si domanda infine se non vi fossero soluzioni alternative. «Certamente - conclude -, le possibilità non sono molte, o interrare la tramvia prima dell’attraversamento della strada cantonale fino alla stazione di Suglio, oppure sfruttare il binario delle FFS, già esistente, a sud della zona industriale».

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