Ritrovamenti a bordo strada: alcuni animalisti protestano con la polizia. Ma a chi tocca farsi carico di ragni, pipistrelli e altri animali (vivi o meno)?
LUGANO - Ragni in camera da letto, calabroni in salotto ma anche, purtroppo, cuccioli senza vita che giaccono a bordo strada. Ci sono richieste di intervento per cui la Polizia ticinese non si scomoda, a torto o a ragione. Altra storia nei Grigioni, dove nessuno si è scandalizzato per il caso di tre agenti intervenuti a Coira a casa di una 28enne spaventata da un ragno. La donna aveva chiamato i pompieri, che hanno girato la richiesta alla polizia.
«Rimbalzati da una parte all'altra» - In Ticino avviene invece il contrario: nei giorni scorsi alcuni animalisti hanno protestato sulla pagina Facebook della polizia cantonale, a cui si erano rivolti per il ritrovamento di un gattino senza vita allo svincolo di Lugano Nord. «Al telefono ci è stato risposto che non era loro competenza – raccontano – ci hanno rinviato alla Protezione animali di Lugano». Quest'ultima, però, a tio.ch/20minuti conferma che «la competenza in questi casi è della polizia comunale o comunque del Municipio. Capita purtroppo che la gente venga rimbalzata da noi, ma non possiamo farci niente».
Gattini per strada - A fine ottobre un altro episodio: un gattino ritrovato a Massagno, questa volta su un marciapiede. Una lettrice racconta di avere contattato la Polizia cantonale: «Erano passate le 17, la comunale non era raggiungibile. Abbiamo dovuto insistere e minacciare una denuncia perché si decidessero a mandare qualcuno».
Competenza comunale - La Polizia cantonale, a sua volta, chiarisce che la procedura in questi casi non prevede l'intervento diretto di uomini in divisa: «Se la centrale operativa riceve una segnalazione, avverte della presenza della carcassa chi di dovere: i comuni o l’Unità territoriale 4 del Dipartimento del territorio per le strade cantonali». O così almeno dovrebbe avvenire, in teoria.
«In città chiamano per i pipistrelli» - Quanto agli animali vivi – dagli insetti agli amici di taglia più grande – l'invito è di rivolgersi, sì, alle associazioni specializzate. Ma solo quelle di Biasca, Bellinzona e Locarno intervengono a domicilio: «La gente delle valli di solito se la sbriga da sola, non ha paura. Ma nelle città chiamano anche per il pipistrello sul balcone» spiega Emanuele Besomi della Spab di Bellinzona. «Noi facciamo il possibile per coprire ogni richiesta e tutto il territorio cantonale. Ma i mezzi sono limitati: il Cantone dovrebbe aiutarci di più».