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BELLINZONAUna valanga di firme per ripristinare due treni della Centovallina

07.04.17 - 19:33
La petizione lanciata da alcuni studenti universitari è stata consegnata oggi alla segreteria del Gran consiglio. Il promotore Daniel Mutti: «Speriamo che ora le FART cambino idea»
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Una valanga di firme per ripristinare due treni della Centovallina
La petizione lanciata da alcuni studenti universitari è stata consegnata oggi alla segreteria del Gran consiglio. Il promotore Daniel Mutti: «Speriamo che ora le FART cambino idea»

BELLINZONA – Una valanga di firme, ben 4.200 tra cartacee e online, per salvare due treni della Centovallina. La petizione, lanciata lo scorso dicembre da alcuni studenti universitari locarnesi, è stata consegnata nel pomeriggio di oggi, venerdì, alla segreteria del Gran consiglio, a Bellinzona. Lo scopo è quello di convincere le FART a fare dietrofront dopo la soppressione di due corse internazionali verso e da Domodossola. «Si tratta – ribadisce Daniel Mutti, studente e promotore dell’iniziativa – di corse fondamentali per gli studenti che dal Locarnese devono raggiungere la Romandia e la Svizzera tedesca».

La scelta delle FART – Le corse in questione sono quella della domenica sera, che alle 18.48 parte da Locarno e va a Domodossola, e quella del venerdì sera, che alle 20.25 porta da Domodossola a Locarno. Le FART, da noi interpellate già qualche mese fa, avevano giustificato la decisione di sopprimerle, sostenendo che dai monitoraggi svolti non risultavano particolarmente frequentate.

Un’alternativa che non convince – Sempre le FART, per compensare la soppressione delle corse, avevano lanciato il biglietto complementare “Binario 7", al prezzo di 5 franchi. Una soluzione che non va bene a Mutti e ai suoi compagni di viaggio. «Quel biglietto – dice Mutti – è disponibile solo per le persone in possesso dell'abbonamento “Binario 7”. Esclude quindi tutte le persone che utilizzavano la corsa delle 18.48 a titolo turistico o a titolo di trasporto casa lavoro. Inoltre viene considerato solo il viaggio d’andata, anziché anche quello di ritorno».

L’auspicio – Molti Comuni del Locarnese sostengono la petizione coordinata da Mutti. La raccolta firme sembra avere suscitato l’interesse anche di diversi partiti politici. «In quanto questa soppressione tocca fasce sensibili della popolazione – sostiene Mutti –. Ad esempio lavoratori, turisti e studenti. Il comitato della petizione si reputa soddisfatto della raccolta e spera in un ripristino delle corse soppresse. L’auspicio è che le FART cambino finalmente idea».

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