Si tradisce senza protezione. I luoghi di incontri sessuale? In Ticino: sul lavoro e nel tempo libero
LUGANO - A noi svizzeri il sesso piace, e lo consideriamo una componente fondamentale della nostra vita. Questo secondo lo studio del centro di ricerca Sotomo, il quale ha effettuato negli scorsi mesi un sondaggio a livello nazionale nell’ambito della campagna LOVE LIFE, intervistando quasi 30.000 utenti.
L’84% degli uomini e il 68% delle donne considerano il sesso qualcosa di importante o addirittura di molto importante. L’interesse per il sesso cambia in base all’età. Con l’avanzare dell’età, più uomini valutano il sesso come molto importante e meno persone lo giudicano poco importante rispetto che in giovane età. Solo un terzo delle persone sotto i 25 anni stima il sesso come molto importante, mentre nell’età compresa tra i 45 e i 54 anni il dato è di circa la metà. Solo nella fascia d’età tra i 55 e i 64 anni la tendenza si inverte. Qui, un numero leggermente inferiore degli intervistati giudica il sesso molto importante, mentre un numero maggiore degli intervistati lo ritiene poco importante.
Dove incontriamo - La maggior parte degli intervistati ha dichiarato di aver conosciuto il proprio partner sessuale durante il tempo libero. Ma non è così in tutta la Svizzera. Nei cantoni romandi ad esempio la percentuale di incontri sessuali nel tempo libero è più bassa. Preferiscono affidarsi ai siti e alle App di incontri. Ha dichiarato di farne uso il 24% degli svizzeri francofoni. Gli appuntamenti on line vengono usati solo dal 16% dei ticinesi, e dal 21% degli svizzero tedeschi. Per quanto riguarda il Ticino gli incontri sessuali avvengono soprattutto durante il tempo libero. Subito dopo è il posto di lavoro il luogo in cui nascono le avventure, seguito dalle ferie, e le App on line.
Sesso e pentimento - Il sondaggio ha pure evidenziato chi - tra uomini e donne eterosessuali, e omosessuali - si pente maggiormente degli incontri sessuali che ha avuto. E ne analizza i motivi. La metà dei partecipanti ha confessato di essersi pentito di aver fatto sesso. Hanno avuto rimorso il 40% degli uomini, il 54% degli omosessuali e il 66% delle donne. I motivi di tanto pentimento? La qualità scadente del rapporto sessuale. Il 30% delle donne ad esempio ha dichiarato di non aver gradito il sesso, mentre il 26% di non aver sentito chimica a livello personale. Stessi motivi per gli uomini ma con una percentuale nettamente inferiore, quasi dimezzata rispetto a quella delle donne. In sostanza gli uomini sono più di bocca buona, e hanno mostrato che per quanto riguarda la qualità sessuale non vanno tanto per il sottile.
Paura dell’HIV? Quasi nulla - Qui entriamo nel capitolo più doloroso dello studio. Il fattore prevenzione e malattie giocano un ruolo poco importante nel processo di pentimento. Ad esempio solo il 16% delle donne e il 10% degli uomini eterosessuali si sono pentiti di aver fatto sesso senza preservativo. La paura di essere stati contagiati da un’infezione HIV ha riguardato solo il 10%. Una percentuale che cresce invece tra la popolazione omosessuale dove il 20% ha dichiarato di aver avuto paura di aver contrarre l’HIV dopo un rapporto sessuale non protetto. Fa riflettere invece un dato per certi aspetti preoccupante. Quasi l’80% dei «fedifraghi» che non hanno utilizzato il preservativo non hanno rimpianti a riguardo. Solo il 15% delle persone che hanno avuto rapporti sessuali al di fuori della relazione fissa senza utilizzare il preservativo se ne è pentito a posteriori per timore di aver contratto un’infezione sessualmente trasmissibile o l’HIV.
Scappatelle - Quasi il 50% degli intervistati ha ammesso di avere avuto almeno una volta un rapporto sessuale senza preservativo al di fuori di una relazione fissa. A tradimento avvenuto, solo una persona su due affronta l’argomento col proprio partner. Gli altri preferiscono non affrontare il tema. È interessante notare che, coloro che sono in una relazione di coppia e non hanno mai tradito, parlano più spesso dell’uso del preservativo. In sostanza, all’interno di una coppia, più l’argomento è scomodo, meno se ne parla. Le persone intervistate preferiscono parlarne e raccontare la verità più col medico che col proprio partner, al quale spesso si mente. Una menzogna che riguarda il 10% degli utenti.
Il 35% degli intervistati effettua un test HIV all’inizio di una nuova relazione, mentre solo il 16% fa il test dopo aver fatto sesso senza preservativo.