BELLINZONA - «Le attività delle Commissioni paritetiche sono trasparenti?». È quanto si chiede Gianmaria Frapolli che gira l'interrogativo al Governo. Per il Gran Consigliere, infatti, se non controllate a dovere, le cp «potrebbero trasformarsi in strumenti coercitivi e dannosi per il modello di contrattazione sociale svizzero».
«Per questa ragione -. sottolinea Frapolli - le Cp non dovrebbero poter agire fuori da ogni schema di controllo, perché se così facessero - sospinte politicamente e forti degli ingenti mezzi finanziari accumulati attraverso i contributi dei lavoratori e delle imprese - si potrebbero creare degli abusi».
Fino ad «entrare in concorrenza anche con l’Ufficio cantonale dell’Ispettorato del lavoro».
Alla luce di quanto sopra vengono poste al Consiglio di Stato le seguenti domande: