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GAMBAROGNO"Sul palco 'sciallissima', in un contesto da Mille e una notte"

30.10.15 - 16:34
Importanti concerti in Egitto per la cantante ticinese Lia Seddio. Gli aneddoti e le foto di un viaggio da VIP. E il ritorno nel camper, in un ecovillaggio di Contone
"Sul palco 'sciallissima', in un contesto da Mille e una notte"
Importanti concerti in Egitto per la cantante ticinese Lia Seddio. Gli aneddoti e le foto di un viaggio da VIP. E il ritorno nel camper, in un ecovillaggio di Contone

GAMBAROGNO - Lia Seddio alla conquista dell'Egitto. La cantante ticinese, classe 1990, nota anche per la scelta controcorrente di vivere in un camper, è reduce da quattro giorni di successi Al Cairo. La 25enne e il compagno Marco Monti, a sua volta musicista, si sono esibiti nell'ambito della settimana della lingua italiana nel mondo, davanti a centinaia di persone, in ambienti da mille e una notte. Ora i due sono rientrati in Ticino, in un ecovillaggio di Contone, nel Gambarogno, dove vivono con altre persone che hanno deciso di lasciare tutto per abitare in un camper. E qui Lia pianifica i prossimi impegni musicali. Dalla finale del Festival di Ghedi a un grosso concerto in programma a Bienne a novembre.

Lia, come ti sei sentita tra le Piramidi?
È stato un tour de force. Abbiamo fatto tre concerti in quattro giorni. Era la prima volta che mettevo piede fuori dall'Europa. Io e Marco in questa occasione rappresentavamo la lingua italiana. È stato un grande onore.

Come è stata recepita la vostra musica dalla gente del posto?
Io non mi aspettavo tutta questa capacità di ascolto. In fondo quella gente parla arabo, in pochi capivano cosa dicevamo. C'era grande rispetto nei nostri confronti. Il primo concerto l'abbiamo tenuto al Jazz Club del Cairo. Poi al teatro del centro culturale dell'ambasciata italiana, davanti a personaggi importanti della politica egiziana. Infine, abbiamo chiuso all'ambasciata svizzera per la festa nazionale rossocrociata.

La festa nazionale svizzera?
Sì. Laggiù il primo di agosto fa troppo caldo per festeggiarla. E allora la posticipano.

Chissà che emozione...
Io mi sono presentata sul palco 'sciallissima'. Con gonna lunga e magliettina semplice. Ci aspettavamo una specie di sagra popolare. Invece ci siamo ritrovati di fronte un contesto chic, con il tappeto rosso e ospiti di lusso. Una roba tipo film americano.

Eri imbarazzata?
No. Alla fine con il fatto di essere artista uno si può vestire come vuole. Mi sono salvata.

Cosa ti è rimasto di questo viaggio?
Due cose. Lo strano contatto che c'è in Egitto tra uomo e donna. Le donne lì non vanno in giro in maniche corte. Ogni tanto mi sentivo osservata. E poi mi ha colpito la bella convivenza tra cristiani e musulmani. Vedere una chiesa accanto a un minareto è un segnale di apertura.

Ora tu e Marco siete tornati in Ticino...
L'Egitto è ormai un ricordo. Abbiamo un sacco di progetti. La scorsa estate abbiamo fatto una tournée in Italia, sempre con il nostro camper. È stato fantastico esibirsi nelle piazze. Continueremo a girare. Ma il nostro campo base resterà Contone. Anche perché mio figlio, di 10 anni, va a scuola qui.

Ti sei pentita della scelta di vivere in camper?
Assolutamente no. Sto imparando a fare un sacco di cose, faccio anche il pane. Con noi, nel villaggio, abitano altre tre famiglie ticinesi che hanno scelto questo stile di vita. Poi ci sono anche persone singole, che abitano da sole. La nostra è una specie di comunità. Siamo tutti accomunati dal desiderio di libertà.

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