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Voci di corridoio danno il pendolare Bussenghi e il doganiere Bernasconi al capolinea. Ma il direttore della RSI Canetta spiega: "Vogliamo solo che non diventino inflazionati"
COMANO - I Frontaliers al capolinea? Stando ad alcune fonti informate, la RSI non avrebbe più intenzione di investire sugli sketch video della popolare saga che ha portato al successo le avventure del pendolare Bussenghi e del doganiere Bernasconi. Alla base ci sarebbero scelte strategiche, il desiderio di cambiamento dopo anni di successi. Il direttore Maurizio Canetta, tuttavia, spiega la situazione: "Non vogliamo uccidere i Frontaliers, ci mancherebbe. Però forse faremo un passo indietro, lasceremo passare un po' di tempo prima di investire ancora".
Successi da dosare - Da una parte c'è chi ipotizza che i Frontaliers possano diventare addirittura i protagonisti di un lungometraggio, nello stile de La Palmira. Dall'altra, invece, c'è chi ne annuncia il 'de profundis'. Canetta sembra convinto: "In un Paese piccolo i successi vanno dosati. Vogliamo portare avanti una strategia alla Fiorello. Io preferisco che i Frontaliers siano rimpianti piuttosto che inflazionati".
In favore dell'italiano - Il frontaliere e il doganiere restano comunque protagonisti di iniziative interessanti come quella che sta spingendo la lingua italiana nella Svizzera tedesca e in Romandia. "Si tratta di un progetto realizzato in collaborazione con il Cantone e con il Percento culturale Migros - riprende Canetta -. Con la vendita dell'ultimo dvd dei Frontaliers sono stati raccolti 300.000 franchi che saranno devoluti alla promozione dell'italiano. In particolare serviranno per permettere a giovani svizzero tedeschi e romandi di seguire dei corsi di italiano a sud delle Alpi. Nell'ambito di questo progetto Bussenghi e Bernasconi si recheranno fisicamente oltre San Gottardo per promuovere l'iniziativa".
