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CANTONEVacanze studio: i ticinesi preferiscono andare al mare e vicino a casa

18.06.15 - 06:14
Le famiglie chiedono posti dove non ci siano troppi italofoni, ma poi scelgono le mete classiche"
Vacanze studio: i ticinesi preferiscono andare al mare e vicino a casa
Le famiglie chiedono posti dove non ci siano troppi italofoni, ma poi scelgono le mete classiche"

LUGANO - La scuola è agli sgoccioli e gli allievi si preparano a godersi l’estate nei lidi della Svizzera italiana o via in ferie con genitori e amici. C’è chi, però, più o meno costretto da mamma e papà non dimenticherà le materie scolastiche e ci darà sotto con il tedesco o l’inglese in vacanza studio.

Le mete preferite? Chi parte per approfondire la lingua di Shakespeare sembra non volersi dimenticare che, dopotutto, è comunque estate. Sia ESL che EF – due fra le principali agenzie del settore in Ticino – ci confermano infatti che è il caldo arcipelago di Malta ad attirare quest’anno i giovani anglofoni del cantone. Seguono destinazioni altrettanto balneari come le località del Sud dell’Inghilterra: Brighton, Bournemouth ed Eastbourne. Mete più lontane, come gli Stati Uniti e l’Australia, sono scelte invece da chi è un po’ più grande e parte anche per 12 settimane fuori dal periodo estivo.

Il tedesco i più piccoli andranno a studiarlo a Friburgo in Brisgovia: «Di solito i genitori vogliono accompagnare i figli e Freiburg, a pochi chilometri da Basilea, è una meta facilmente raggiungibile», spiega Danilo Tossut di ESL. Per chi è pronto a spostarsi un po’ di più le mete saranno invece Berlino e Monaco. E la Svizzera tedesca? «Non proponiamo mete lì perché destinazioni come Monaco di Baviera sono comunque vicine – risponde Simona Invernizzi di EF –. Molti, poi, non le richiedono perché lì non si parla Hochdeutsch». Per ESL, che invece le offre, non è tanto la lingua il problema («gli allievi sono in campus dove si parla il buon tedesco»), ma il costo: «I genitori preferiscono fare qualche chilometro in più oltre frontiera per pagare in euro», illustra Tossut. Chi rimane entro i confini nazionali per studiare la lingua di Goethe, dal canto suo, lo fa perché «pensa che la qualità svizzera del servizio sia migliore, in termini di alloggio e ristorazione per esempio».

Quali sono le richieste che i genitori avanzano più spesso? Per EF, che colloca l’82% degli allievi in famiglia, sono che la scuola non sia troppo distante da casa e che i ragazzi siano controllati. Il primo pensiero dei clienti di ESL, invece, è che i figli non parlino troppo in italiano: «Spesso le famiglie chiedono posti dove non ci siano tanti ticinesi o italofoni – illustra Tossut –. Dopo, però, vogliono andare nelle mete classiche e ne trovano di conseguenza molti». Come evitare questo problema allora? ESL consiglia mete difficilmente raggiungibili o discoste, come Amburgo. Per EF, invece, oltre alle mete (Monaco, Bristol, Città del Capo o Boston) bisogna scegliere anche il periodo giusto per evitare di trovarsi in una sorta di Little Italy: partire in giugno o agosto. Evitare luglio.

La concorrenza delle agenzie di vacanze studio di Como o Varese si fa sentire molto in Ticino? «Poco – afferma il responsabile di ESL –. Non penso che molte famiglie vadano in Italia soprattutto sapendo che lì rischiano davvero di trovare dei gruppi di italofoni che partono tutti insieme».

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