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CHIASSOVoleva fare l'estetista, ma è finita in un "bordello"

14.07.10 - 14:01
Si trovano a Locarno, Lugano e a Chiasso. Sembrano saloni di bellezza, in realtà offrono sesso a pagamento. Il racconto di chi era convinta di andare a fare l'estetista e si è ritrovata con le proprie foto su un sito di annunci erotici.
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Voleva fare l'estetista, ma è finita in un "bordello"
Si trovano a Locarno, Lugano e a Chiasso. Sembrano saloni di bellezza, in realtà offrono sesso a pagamento. Il racconto di chi era convinta di andare a fare l'estetista e si è ritrovata con le proprie foto su un sito di annunci erotici.

CHIASSO - Apparentemente sembrano normalissimi centri estetici, dove fare la pulizia del viso, sistemare le unghia, depilare il corpo. Solo una volta dentro ci si accorge che le simpatiche ragazze finiscono per proporti massaggi e prestazioni sessuali. Sono i nuovi saloni di bellezza. Dopo il caso di Locarno, raccontato mesi fa proprio su questo portale, arrivano segnalazioni anche da Lugano, da Pregassona e da Chiasso.

Solo a Chiasso sembra che ce ne siano quattro nel centro cittadino. All'interno ci sono ragazze che promettono sensazioni forti ai clienti.  Ma c'è chi accetta un lavoro convinta di poter fare l'estetista, per poi scoprire invece di far parte di una casa d'appuntamenti, fino a vedere le sue fotografie pubblicate su un importante sito ticinese di annunci erotici.

Lei vuole restare anonima. Ha lavorato per 10 mesi in uno di questi centri estetici di Chiasso. Poi, se n'è andata disgustata. Ci era arrivata dopo aver letto un annuncio di lavoro in cui si cercava una giovane estetista. "Avendo il diploma di estetica - ci racconta la nostra interlocutrice - ho pensato che fosse un'occasione da sfruttare. Mi sono presentata di persona. A prima vista sembrava effettivamente un centro estetico. Al colloquio mi era stato detto che le filiali erano due, una in Italia e una a Chiasso. Solo dopo alcune settimane mi sono accorta che ero finito in un posto dove i massaggi, la pulizia del corpo, la depilazione erano solo una copertura per altri tipi di lavoro.

Che tipo di lavori?
"Le ragazze, oltre a svolgere massaggi e altri lavoro di estetica, offrivano anche prestazioni sessuali".

Come fa ad esserne sicura?
"Perchè l'ho visto con i miei occhi. Ho visto i camerini dove si entrava per i massaggi. Mi toccava anche pulirli e trovavo i preservativi a terra. I clienti mi avevano preso in simpatia e mi avevano fatto capire che le ragazze erano molto disponibili".

Che lavoro svolgeva all'interno del centro?
"Lavori di estetica, pulizia del viso, limatura di unghie, a volte anche massaggi".

Mai prestazioni sessuali?
"No mai. Se volevo fare quel tipo di lavoro lo avrei fatto a casa, mica in un centro estetico".

All'inizio non si era resa conto della particolarità del negozio?
"A prima vista tutto sembrava in ordine. C'erano tutti gli attrezzi tipici di un centro estetico. Perfino il banchetto per la pulizia delle unghie. Solo quando ho visto le stanze con i materassi è nato il primo sospetto. La conferma è arrivata quando ho visto che entravano pure coppie in cerca di divertimento".

Per L. sono stati 10 mesi da incubo. Dieci mesi dove si è vista perfino pubblicare le proprie foto su un sito internet ticinese di incontri erotici.

"Le due gerenti sapevano che in passato avevo svolto dei lavori da modella. Mi hanno chiesto di portare delle fotografie per appenderle nel negozio e abbellire le pareti. Invece ho scoperto che quelle foto erano state messe anche su Internet, su un sito ticinese che pubblicizza centri massaggi e ragazze che si prostituiscono. Ho immediatamente chiesto che venissero tolte le mie immagini e che sarei andata alla polizia svizzera per denunciare il tutto. Ma loro mi hanno ricattata".

Cosa le hanno detto?
"Che se avessi denunciato mi sarei ritrovata in un mare di guai, perchè lavoravo in nero"

Perchè non ha chiesto sin da subito di mettersi in regola con il lavoro?
"Avevo detto alla gerente che avevo un diploma di estetica, e quindi chiedevo un permesso per quel tipo di lavoro. Ma lei mi ha risposto che poteva farmi ottenere solo un permesso come massaggiatrice. Io ho rifiutato e ho lavorato in nero.

Quanto guadagnava al mese?
"Prendevo una percentuale in base ai clienti. Arrivavo a malapena a 1000 euro al mese. Le altre ragazze arrotondavano il doppio se non il triplo grazie al lavoro extra. Vedevo la cassa sempre piena di soldi. Mi chiedo se dichiaravano tutti quei soldi".

Perchè è rimasta lì per 10 mesi e non è andata via subito?
"Avevo bisogno di un lavoro, e poi volevo scoprire cosa si nascondeva dietro al negozio e agli altri centri di Chiasso. E poi perchè avevo iniziato ad avere paura".

In che senso?
"Le due gerenti erano venute a conoscenza di alcune mie vicende private, e hanno puntato su quello per impaurirmi e impedirmi a non sporgere denuncia".

Mi ha detto che era rimasta in quel centro anche per capire cosa si nascondeva dietro. E cosa ha scoperto?
"Ho scoperto che a Chiasso ci sono altri tre centri massaggi. Tutti perfettamente attrezzati come un centro estetico. Ma in realtà le ragazze offrono sesso. Ho scoperto che molte di loro non sono iscritte al registro cantonale della prostituzione e quindi sono illegali. E ho scoperto che la polizia tende a coprire alcuni esercizi".

Quello che dice è molto grave, come fa ad esserne sicura.
"Le racconto solo un fatto che si è verificato solo 2 volte. Nel centro estetico in cui ho lavorato, gli agenti della Teseu sono venuti due volte. Hanno citofonato e la gerente ha risposto dicendo che ora non potevano salire perchè avevano clienti. Ebbene, gli agenti della polizia se ne sono andati. Perchè non sono saliti? Io sono rimasta senza parole. E oggi quando leggo articoli in cui si dice che la polizia si sta dando da fare per smantellare il sottobosco legato al mondo della prostituzione mi vien da ridere".
 
Oggi cosa fa?
"Sto terminando il secondo anno della scuola di parrucchiera. Attualmente sono in cerca di un lavoro"

Cosa le è rimasto di questa esperienza?
"Tanta rabbia per non aver potuto denunciare la situazione. Rabbia nel constatare che la polizia fa poco o nulla per impedire lo sfruttamento di ragazze. E tanta tristezza nel pensare che se da una parte ci sono ragazze che fanno quel lavoro perchè sono consapevoli, dall'altra ci sono quelle che non sanno cosa accade nei centri estetici e  si ritrovano -come è successo a me - facilmente ricattabili".

Sal Feo

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