SVIZZERAModifica del 20 marzo 2008 della legge federale sugli stupefacenti e sulle sostanze psicotrope

In reazione alle scene aperte della droga dell’inizio degli anni Novanta, Città, Cantoni e Confederazione hanno elaborato insieme il modello dei quattro pilastri che combina prevenzione, terapia, riduzione dei danni e repressione. Questo modello ha raccolto ampio consenso nelle cerchie politiche e nella popolazione ed è stato coronato da successo: le scene aperte della droga sono praticamente scomparse, la criminalità legata al bisogno di procurarsi la droga è sensibilmente diminuita, lo stato di salute dei tossicomani è notevolmente migliorato e il numero delle vittime della droga è nettamente calato. Già tre volte, in occasione di altrettante votazioni, gli aventi diritto di voto hanno confermato questa politica equilibrata e globale in materia di droga.

La revisione della legge sugli stupefacenti avviata a metà degli anni Novanta è fallita il 14 giugno 2004, quando il Consiglio nazionale ha affrontato la questione di principio relativa all’impunità del consumo di cannabis. Il Parlamento ha di conseguenza approvato un nuovo progetto di modifica della
legge sugli stupefacenti che riprende gli elementi della revisione fallita suscettibili di raccogliere il consenso della maggioranza. Così facendo ha creato una base legale improntata al modello dei quattro pilastri per la politica svizzera in materia di droga.

La protezione dei giovani è rafforzata e sono inaspriti i provvedimenti necessari a tal fine. Viene adottata una nuova normativa in materia di prevenzione e di applicazione medica della cannabis e viene inoltre promossa l’astinenza. Infine, il trattamento basato sulla prescrizione di eroina viene integrato definitivamente nella legge.

Il comitato referendario ritiene che la politica svizzera in materia di droga sia fallimentare, troppo cara e troppo poco orientata all’astinenza.Teme inoltre un’estensione della distribuzione di stupefacenti.

Anche l’iniziativa sulla canapa è un risultato del fallimento nel 2004 della revisione della legge sugli stupefacenti. L’iniziativa chiede una normativa separata per l’uso della cannabis. Da una parte vuole che sia possibile consumare la cannabis e coltivarla per il consumo personale, senza incorrere in sanzioni penali. Dall’altra chiede alla Confederazione di emanare prescrizioni sulla coltivazione e il commercio della cannabis e dei prodotti a base di cannabis, nonché di proteggere i giovani con provvedimenti adeguati.

Consiglio federale e Parlamento sostengono la modifica della legge sugli stupefacenti. Essa consente infatti un’adeguata integrazione nella legge del modello dei quattro pilastri che da tempo dà buoni risultati. Permette inoltre di sancire definitivamente nella legge il trattamento basato sulla prescrizione
di eroina. Consiglio federale e Parlamento respingono invece l’iniziativa sulla canapa: il Consiglio federale ritiene che l’uso della cannabis non vada disciplinato a livello costituzionale, bensì nell’ambito della legge sugli stupefacenti. Mitigando le disposizioni penali sull’uso della cannabis si rischiano inoltre problemi di natura pratica con i Paesi vicini.