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TICINORifiuti napoletani, Rudin: "ACR, okkio a quello che fai"

14.01.08 - 16:39
Le dichiarazioni fatte dal direttore dell'Azienda Cantonale dei rifiuti, Claudio Broggini riguardanti l'eventualità che i rifiuti napoletani vengano smaltiti in Ticino hanno fatto discutere. Dopo la presa di posizione dei Verdi arriva anche quella di Okkio, l’Osservatorio della gestione e smaltimento dei rifiuti dell'inceneritore di Giubiasco.
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Rifiuti napoletani, Rudin: "ACR, okkio a quello che fai"
Le dichiarazioni fatte dal direttore dell'Azienda Cantonale dei rifiuti, Claudio Broggini riguardanti l'eventualità che i rifiuti napoletani vengano smaltiti in Ticino hanno fatto discutere. Dopo la presa di posizione dei Verdi arriva anche quella di Okkio, l’Osservatorio della gestione e smaltimento dei rifiuti dell'inceneritore di Giubiasco.
BELLINZONA - Secondo Marco Rudin, del comitato promotore dell'Osservatorio Okkio!, le cose non stanno proprio come dice Broggini. Il direttore dell'ACR afferma che non è possibile che i rifiuti campani possano fermarsi in Ticino perché "l'impianto di Giubiasco non sarà operativo prima del 2009. E anche se lo fosse stato non si sarebbero fermati da noi, perché la licenza edilizia rilasciata al comune di Giubiasco contempla il divieto d'importazione di rifiuti provenienti da oltre confine"

Il divieto di smaltire rifiuti stranieri si basa su un accordo fragile

Ma Rudin spiega che il Municipio di Giubiasco nella licenza edilizia del 7 luglio 2005 per la costruzione del termovalorizzatore prevede tutta una serie di clausole da rispettare, in particolare clausole ambientali e l'obbligo di smaltire unicamente rifiuti provenienti dal Ticino e dal Moesano (e in ogni caso non quelli provenienti dall'estero). Ma, spiega ancora Rudin, con risoluzione 20 dicembre 2005 il CdS annulla alcune condizioni, per la precisione sette, tra cui anche quella relativa all'obbligo di smaltire unicamente rifiuti provenienti dal Ticino e dal Moesano (e in ogni caso non quelli provenienti dall'estero). In ogni caso l'ACR ha sottoscritto un accordo col Municipio secondo il quale rispetterà anche le clausole contenute inizialmente nella licenza edilizia e stralciate dal Consiglio di Stato.

Secondo Rudin però, "il peso specifico di questo accordo è quello di una piuma o poco più! Qualcuno si sente veramente tranquillo a seguito di quanto promesso da un'ACR che non sembra disporre in realtà di quello spazio di manovra che pretende?"

A dimostrazione di ciò Rudin spiega che quando occorrerà far quadrare i bilanci, se manca pattume - e secondo Rudin ne mancherà - "l'inceneritore si procurerà i rifiuti mancanti, magari anche partenopei, con buona pace dell'accordo con Giubiasco". "Ed il Municipo non fiaterà", conclude Rudin, "perché confrontato ad una sorta di stato di necessità: sceglierà cioè quello che considererà come il male minore."

Ma Rudin avverte: "Se l’ACR, per qualsiasi motivo dovesse bruciare rifiuti stranieri, okkio! adirà a tutte le vie legali per impedirglielo e per chiudere l'impianto immediatamente e definitivamente nonché per fermarlo irreversibilmente in caso di recidiva o di violazione di altre leggi, accordi, convenzioni o principi o in caso di pericoli per la popolazione."

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