Il Partito del Lavoro e il Sindacato SISA criticano l'intervento della polizia per disperdere i manifestanti anti-militaristi: "Siamo sconcertati dalla sproporzionalità della reazione delle forze dell’ordine rispetto all’animazione burlesca della Clown Army".
LUGANO - Un coro di critiche nei confronti della polizia si leva all'indomani della conclusione delle Giornate dell'esercito che si sono concluse ieri, domenica, a Lugano. Critiche che arrivano sostanzialmente dal Partito del Lavoro (PDL) e dal Sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti (SISA) per la reazione degli agenti della polizia nei confronti della manifestazione indetta dal Coordinamento Precari Esistenziali.
Ieri, infatti, il Coordinamento Precari Esistenziali, ha tenuto nel pomeriggio una manifestazione contro il militarismo, e ha inscenato un'animazione burlesca con alcune scenette da parte della Clown Army. Scenette che non sono piaciute alle forze dell'ordine, le quali hanno provveduto a fermare l'azione di protesta. La polizia ha fermato 11 giovani portandoli negli uffici della gendarmeria in Via Bossi.
E proprio davanti a via Bossi gli autonomi hanno tenuto a termine delle esibizioni della Patrouille Suisse, un sit-in per chiedere il rilascio dei compagni. Un'azione di protesta che è terminata con l'intervento della polizia. Tra i manifestanti e la polizia sono volati insulti, lattine di birre e per riportare l'ordine i poliziotti hanno dispersoo i manifestanti. Il tutto sotto gli occhi dei passanti.
Stesse critiche anche da parte del Sisa: "I clown hanno subito una repressione inconsulta da parte delle forze dell'ordine con l'aiuto di soldati, i quali in una società civile non dovrebbero assumere compiti di repressione contro il proprio stesso popolo. La Polizia ha attaccato alle spalle delle persone che non stavano compiendo assolutamente nulla di illegale come potranno testimoniare i filmati. Sono stati effettuati fermi, inseguimenti, pestaggi con manganelli che non ci aspettavamo in un paese che a scuola ci insegnano essere esempio di garantismo e democrazia".
Il sindacato dice di essere preoccupato "per la pochissima professionalità dimostrata dalla Polizia", colpevole secondo loro di "creare tensioni che non esistono, e di utilizzare forme di repressione violenta contro civili assolutamente pacifici. Creare paura nella popolazione così che eviti di manifestare il proprio dissenso, è un metodo fascista che nulla ha a che vedere con l'ordine pubblico e la legalità che si vuole insegnare ai giovani".