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TICINOUstat, per le industrie ticinesi primo trimestre da record

29.05.07 - 19:20
Industria ticinese alla grande. Nei primi tre mesi dell'anno hanno fatto segnare ovunque risultati positivi.
Ustat, per le industrie ticinesi primo trimestre da record
Industria ticinese alla grande. Nei primi tre mesi dell'anno hanno fatto segnare ovunque risultati positivi.

BELLINZONA - Come si apprende dall'ufficio di statistica cantonale, l'indagine congiunturale delle attività manifatturiere di aprile e del primo trimestre del 2007 ha evidenziato una crescita sia per quanto riguarda le ordinazioni che la produzione. Gli industriali ticinesi sono complessivamente soddisfatti della situazione attuale: coloro che ritengono buona la propria situazione è al 37%, mentre soddisfacente al 60%. Solo il 3% degli industriali ticinesi ritiene "cattiva" la propria situazione.

Alla luce di queste condizioni registrate il futuro che si presenterà potrebbe portare a un lieve aumento occupazionale nel settore.

Le aziende che operano prevalentemente sui mercati esteri viaggiano con il vento in poppa: crescono in termini annui e mensili le ordinazioni, così come il loro volume. Per quanto riguarda i redditi, che si confermano agli stessi livelli del trimestre precedente, gli industriali si ritengono soddisfatti: il 47% ritiene la propria situazione buona e il 47%  soddisfacente, mentre soltanto il 3% degli intervistati ha espresso un parere negativo.

Il mercato interno ha segnato un ulteriore balzo in avanti, nonostante una produzione che "qua e là ha incontrato degli ostacoli, primo fra tutti quello di una domanda per alcuni non ancora sufficiente".
In marzo comunque gli affari hanno raggiunto il territorio positivo.

Sandro Lombardi, il direttore dell'Associazione industrie ticinesi (AITI) nel comunicato Ustat scrive che "se non è record poco ci manca". Lombardi ritiene che "le condizioni economiche congiunturali dell'Industria ticinese non sono mai state così favorevoli negli ultimi anni e sonon destinate a perdurare su buoni livelli".

Le cause che hanno contribuito alla creazione di queste condizioni sono da addebitare principalmente - secondo Lombardi - dalla "ritrovata vena di sviluppo della Germania che, per il Ticino industriale, è e rimane uno dei principali mercati di sbocco". 

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