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LUGANO - L’associazione Bio Ticino lancia un appello a tutte le consumatrici e a tutti i consumatori ticinesi affinché consumino in tutta tranquillità i prodotti agricoli regionali. Un appello che prende spunto da una recente analisi condotta dal laboratorio cantonale su prodotti agricoli ticinesi e d’importazione. La prima concernente la presenza di OGM nelle farine per polenta, la seconda sui residui di pesticidi nelle verdure.
In entrambi i casi, i prodotti indigeni sono risultati migliori rispetto a quelli importati dall’estero.
Bio Ticino esorta dunque i ticinesi a consumare prodotti agricoli regionali, "certi di acquistare alimenti di qualità garantita".
In un comunicato stampa Bio Ticino stigmatizza inoltre i toni e i contenuti del “dossier agricolo” pubblicato nell’ultimo numero della rivista “La borsa della spesa”, in quanto fa un’analisi "sommaria e piuttosto confusa dell’agricoltura ticinese, tralasciando persino di menzionare l’agricoltura biologica".
"Dall’ACSI ci saremmo senz’altro aspettati un approccio maggiormente costruttivo ed educativo nei confronti del consumatore ticinese. Secondo la nostra associazione questo modo di scrivere, mirato più alla ricerca dello scandalo che ad un’analisi critica della situazione, non fa altro che infondere sfiducia e insicurezza", scrive l'Associazione, che sottolinea come spesso i sistemi di produzione e allevamento di casa nostra si differenziano fortemente da quelli dei nostri vicini europei.
