Cerca e trova immobili

BERNATerremoti: 23 morti svizzeri e c'è anche un ticinese, 500 introvabili

03.01.05 - 18:12
Raccolti 35 milioni. Giornata cordoglio mercoledì. Anche il Ticino paga il suo tributo.
None
Terremoti: 23 morti svizzeri e c'è anche un ticinese, 500 introvabili
Raccolti 35 milioni. Giornata cordoglio mercoledì. Anche il Ticino paga il suo tributo.

BERNA - Il bilancio delle vittime svizzere nelle aree asiatiche devastate dal maremoto continua ad aumentare: il numero dei morti è salito a 23. Lo ha confermato l'ambasciatore Peter Sutter, responsabile della cellula di crisi del DFAE. I "casi critici" sono 105, mentre gli introvabili circa 500. Mercoledì si terrà la giornata di cordoglio in tutta Europa, con cerimonie anche in Svizzera, e la Catena della solidarietà ha superato la cifra record di 35 milioni di franchi.

Dei 23 morti identificati 20 si trovano in Thailandia, 2 nello Sri Lanka e 1 in India. Sutter ha sconsigliato ai familiari delle vittime di recarsi sul posto, per non intralciare la già complicata opera dei soccorritori; ha precisato che la Confederazione prevede di organizzare appena possibile un volo speciale per i famigliari delle vittime, in collaborazione con le agenzia di viaggio.

Durante la tradizionale conferenza stampa pomeridiana che da una settimana la cellula di crisi tiene a Palazzo federale, Arnold Bolliger, vicedirettore dell'Ufficio federale di polizia, ha detto che è in corso l'identificazione delle salme. La Svizzera ha in Thailandia 24 specialisti. Si tratta però di un'operazione difficile in quanto le salme possono essere identificate solo sulla base del DNA o della dentatura e a Berna la gestione dei dati potrebbe richiedere settimane, se non mesi. Domani è in programma una conferenza con le polizie cantonali (ai cantoni spetta la raccolta dei dati "ante mortem" per permettere l'identificazione, che saranno trasmessi a Berna e quindi a Bangkok) e mercoledì è prevista a Lione una conferenza di coordinamento dell'Interpol.

La consigliera federale Micheline Calmy-Rey, che si trova nel sud-est asiatico per rendersi conto della situazione, ha annunciato che la Svizzera finanzierà la ricostruzione di un villaggio thailanese distrutto dallo tsunami, destinando due milioni di dollari dei 25 milioni di franchi già stanziati dal Consiglio federale per fronteggiare le necessità urgenti. Il villaggio che verrà ricostruito non è stato ancora scelto.

La responsabile del DFAE si è inoltre recata in un ospedale per visitare uno svizzero ferito, intrattenendosi con altri Confederati che le hanno raccontato la loro esperienza durante la catastrofe.

In serata la Calmy-Rey ha raggiunto lo Sri Lanka per incontrare i vari collaboratori del suo dipartimento impegnati in loco, poi farà rientro in Svizzera.

Il maremoto in Asia non ha lasciato indifferenti gli Svizzeri. Stando all'ultimo conteggio, la Catena della solidarietà ha raccolto finora oltre 35 milioni di franchi destinati alle vittime del cataclisma. Lo ha comunicato il portavoce dell'organizzazione Roland Jeanneret, il quale entro mercoledì, giorno scelto per la colletta nazionale, si attende di raggiungere una "somma storica".

Anche il Ticino paga il suo tributo

Tra i morti accertati in Asia c'è un ticinese, cittadino italiano, ma abitante da 35 anni a Cureglia. Si tratta del conte 72enne Giuseppe Negri da Oleggio. Era giunto in Thailandia poco prima di Natale. Il corpo e' stato trovato ieri vicino a Phuket, in tasca aveva il passaporto.

ATS/RED

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE