La crescente apertura internazionale dei sistemi economici ha rafforzato la mobilità delle persone e creato nuovi situazioni d’interazione fra persone e gruppi provenienti da paesi con culture e mentalità diverse. Per gestire in modo efficace i problemi generati da queste situazioni e trasformare nella realtà quotidiana le potenzialità sono necessari strumenti d’analisi scientifica e di management adeguati. L’Università della Svizzera italiana – che accoglie 1500 studenti di 35 nazionalità diverse – si contraddistingue per il suo orientamento plurilingue, internazionale e multidisciplinare . “Il nuovo executive master in comunicazione interculturale consente all’USI di sviluppare il suo ruolo fondamentale di ponte accademico fra regioni e culture diverse e mettere a profitto le competenze scientifiche e didattiche della Facoltà di Scienze della comunicazione,” ha sottolineato Edo Poglia, decano della Facoltà di Scienze della comunicazione e co-direttore scientifico del Master.
Lo studio di fattibilità ha permesso di sottoporre ad attenta verifica l’offerta di formazione in Svizzera e all’estero. Nelle università svizzere manca un programma integrato incentrato sulla comunicazione interculturale, che permette il conseguimento di un titolo di Executive Master. Anche in Europa i programmi di studio che portano a un titolo accademico in comunicazione interculturale sono pochi. “Lo studio di fattibilità ha messo in evidenza la mancanza di un master interdisciplinare e integrato nell’ambito della comunicazione interculturale. Il nuovo master colma quindi una lacuna in questo ambito,“ ha affermato Peter Praxmarer, responsabile dello studio di fattibilità.
Il nuovo Master è stato creato per rispondere da un lato ai bisogni di professionisti coinvolti nella gestione della multiculturalità con compiti operativi e dirigenziali, e dall’altro a quelli di persone con un ruolo importante nella promozione della convivenza culturale: “Il Master intende fornire gli strumenti d’analisi per favorire il passaggio da una situazione di multiculturalità a una di interculturalità, caratterizzata dal rispetto e dalla valorizzazione delle diverse culture che s’incontrano,” ha affermato Mimi Lepori Bonetti, Presidente di FOSIT (Federazione organizzazioni non governative Svizzera italiana) e responsabile delle relazioni con le organizzazioni non governative e le istituzioni nell’ambito del nuovo master.
Il Master si propone di contribuire a comprendere e gestire in modo più efficace le situazioni, nelle quali persone di lingua e cultura diversa sono chiamate a interagire, ha proseguito Athanosios Moulakis, direttore dell’Istituto degli Studi mediterranei dell’USI, co- direttore scientifico del Master.
Il Master – che comprende 20 moduli da 30 ore ciascuno - ha una durata complessiva di circa 18 mesi a tempo parziale ed è suddiviso in due sezioni: la prima offre gli strumenti d’analisi delle situazioni multiculturali, la seconda si concentra sul management delle situazioni multiculturali nella realtà quotidiana. I corsi sono completati da un laboratorio di discussione interculturale, nel quale i partecipanti hanno l’opportunità di applicare le basi teoriche e metodologiche a progetti ed esperienze specifiche, e da un lavoro personale incentrato su progetti professionali. “La didattica sarà adattata alle necessità dei partecipanti, combinando lezioni al Campus di Lugano con insegnamento a distanza basato sulle nuove tecnologie. Ai partecipanti è offerta l’opportunità di beneficiare dei sostegni didattici e dei corsi di lingua già offerti dall’USI”, ha rilevato Osvaldo Arrigo, direttore operativo del Master.