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SVIZZERARinvio dei rifugiati, il periodo di carcerazione potrebbe ridursi

14.08.13 - 16:20
I nuovi regolamenti europei in materia sono stati posti in consultazione fino al 15 novembre
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Rinvio dei rifugiati, il periodo di carcerazione potrebbe ridursi
I nuovi regolamenti europei in materia sono stati posti in consultazione fino al 15 novembre

BERNA - Il periodo di detenzione dei richiedenti l'asilo in attesa di essere rinviati in uno Stato europeo sulla base degli accordi di Dublino potrebbe essere accorciato. È quanto prevedono i nuovi regolamenti europei in materia - Dublino III - che il Consiglio federale ha posto oggi in consultazione fino al 15 novembre. Novità sono anche previste per la banca dati Eurodac.

 

Al momento, il periodo di carcerazione nell'attesa di rinvio può durare fino a 6 mesi. La nuova regolamentazione europea fissa invece periodi che vanno da 6 settimane e 5 mesi a seconda dei casi. Se il trasferimento non può essere eseguito nei termini previsti, la persona incarcerata deve essere rilasciata.

 

Nessuno inoltre andrebbe incarcerato solo perché destinato ad essere rinviato in un altro paese europeo: tale misura va adottata solo se vi è il rischio concreto di passaggio alla clandestinità.

 

Nonostante queste limitazioni contenute in Dublino III, le autorità potranno ordinare una carcerazione più precoce rispetto alla prassi seguita attualmente in Svizzera.

 

Altra novità: Dublino III prevede l'istituzione di un sistema di allerta rapido per la preparazione e gestione di crisi, specie se uno Stato rischia di essere sopraffatto da un massiccio afflusso di migranti. L'obiettivo è evitare che il meccanismo dell'asilo a livello europeo s'inceppi.

 

Il Consiglio federale propone anche di adottare il nuovo regolamento riguardante la banca dati Eurodac. Dati supplementari, come le impronte digitali, dovrebbero essere forniti ai calcolatori centralizzati. Anche le informazioni, ora bloccate, dei rifugiati conosciuti dovrebbero essere accessibili, onde identificare più facilmente persone che hanno ottenuto l'asilo in uno Stato membro di Dublino.

 

A determinate condizioni, gli Stati membri di Dublino e Europol potranno utilizzare Eurodac a scopi repressivi. Tale possibilità non vale tuttavia per la Svizzera, paese associato e non membro dello spazio di Dublino. Per poter consultare tali informazioni, la Confederazione dovrebbe rinegoziare un nuovo accordo.

 

Il nuovo regolamento Eurodac necessiterà un adeguamento del sistema informatico elvetico per circa 1 milione di franchi. L'invio di dati supplementari e la raccolta di impronte digitali comporterà un aumento degli effettivi che il Governo non ha ancora quantificato.

 

Queste novità richiederanno una modifica della legge sugli stranieri e sull'asilo. La procedura di consultazione durerà fino al 15 di novembre: Berna ha tempo fino al 3 luglio 2015 per adeguarsi alle esigenze europee.

 

Ats

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