Caso Val Mara: «Una politica d’asilo insostenibile»

Il contenuto dell'interpellanza inoltrata al Consiglio federale da Lorenzo Quadri.
BERNA - La decisione, annunciata oggi, del Cantone di ospitare circa quaranta richiedenti l'asilo nel Park Hotel di Rovio ha fatto storcere il naso al consigliere nazionale Lorenzo Quadri. Il leghista ha inoltrato oggi un'interpellanza al Consiglio federale per chiedere spiegazioni sulla politica d'asilo.
«Già in gennaio l’Associazione dei Comuni Svizzeri (ACS) ha denunciato una situazione a rischio di collasso in molti Comuni a causa dell’assegnazione improvvida ed eccessiva di richiedenti l’asilo da parte dei rispettivi Cantoni, messi a loro volta sotto pressione dalla distribuzione dei migranti decisa a livello federale», si legge nel testo dell'interpellanza.
«Un caso di questo tipo si è verificato in questi giorni nel piccolo comune ticinese di Val Mara, dove un albergo verrà trasformato “temporaneamente” (?) in alloggio per almeno 40 richiedenti l’asilo. A quanto pare il Cantone ha coinvolto l’autorità comunale solo a decisione già presa».
Le domande al Consiglio federale:
- Fino a quando il CF intende mettere in difficoltà gli enti locali e la popolazione residente con una politica d’asilo eccessivamente permissiva?
- Non ritiene il CF che il Ticino, in materia di asilo, sia già sufficientemente penalizzato dalla propria posizione geografica a ridosso dell’Italia, e dunque il numero di richiedenti l’asilo assegnato al Cantone debba essere ridotto?
- Il CF considera adeguatamente le conseguenze negative per la popolazione ed i servizi pubblici locali dell’arrivo di numeri importanti di asilanti in realtà piccole e discoste?
- Non ritiene il CF troppo comodo asserire che la responsabilità della sicurezza ricade sulla polizia cantonale e comunale, scaricandosi di fatto delle proprie responsabilità?




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