Continuano le polemiche, i giovani UDC vogliono il referendum anche a Ginevra

«È ingiustificabile spendere milioni per un evento così», hanno detto in un comunicato.
GINEVRA - Il finanziamento pubblico previsto per l'organizzazione dell'Eurovision Song Contest 2025 non piace ai Giovani UDC di Ginevra, che hanno annunciato il lancio di un referendum o un'iniziativa qualora la città sulla riva del Lemano dovesse essere scelta per ospitare il festival musicale l'anno prossimo.
«In un momento in cui molti settori essenziali hanno bisogno di sostegno finanziario, è ingiustificabile spendere milioni per un evento così controverso», hanno dichiarato ieri sera i giovani democentristi in un comunicato.
La sezione di partito è inoltre preoccupata per l'uso di fondi pubblici in favore di eventi in cui il palcoscenico viene utilizzato per dichiarazioni polemiche e politiche. «Questo concorso dovrebbe essere uno spettacolo musicale, ma è diventato un forum aperto a tutti i tipi di rivendicazioni politiche, non solo del movimento woke», ha dichiarato Jason Detraz, presidente dei giovani UDC ginevrini.
Al momento le autorità della città di Calvino si sono impegnate a stanziare 30 milioni di franchi per l'organizzazione dell'evento, che si terrebbe principalmente al Palexpo, senza però specificare come tale somma verrà erogata.
In un comunicato odierno del cantone si sottolinea che «una valutazione delle possibili ripercussioni economiche dell'organizzazione del concorso a Ginevra, commissionata dalla città, dal cantone e da Palexpo, stabilisce ripercussioni dirette e fiscali ben superiori all'investimento iniziale».
Lo scorso 19 luglio, la SSR aveva comunicato che il prossimo Eurovision Song Contest si terrà a Ginevra o a Basilea, dopo aver scartato le candidature di Zurigo e del duo Berna-Bienne. Bisogna ora attendere la fine di agosto per sapere quale sarà la città ospite.




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