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BERNAElezioni a Moutier: un ricorso chiede il rinvio

15.11.18 - 15:37
La chiamata alle urne è prevista per il prossimo 25 novembre
Keystone
Elezioni a Moutier: un ricorso chiede il rinvio
La chiamata alle urne è prevista per il prossimo 25 novembre

MOUTIER - Le elezioni comunali di Moutier (BE), in programma il 25 novembre, vanno posticipate. È quanto chiede un ricorso presentato da alcuni abitanti contro Marcel Winistoerfer (PPD), sindaco della cittadina al centro dell'annosa questione legata alla sua appartenenza cantonale.

Il ricorso è stato depositato presso la prefettura del Giura bernese da «un gruppo di cittadini che non vuole divulgare i propri nominativi», ha spiegato oggi il loro rappresentante legale Grégoire Aubry a Keystone-ATS. L'obiettivo è quello di spostare la chiamata alle urne, in modo da «organizzare un nuovo scrutinio che non sia inquinato dalla propaganda», ha aggiunto.

Winistoerfer, autonomista e dunque favorevole al passaggio di Moutier al Giura, si ripresenterà per sfidare l'antiseparatista Patrick Tobler (UDC). L'elezione del sindaco si terrà in un contesto molto caldo, dopo la decisione a sorpresa della prefetta del Giura bernese, risalente a dieci giorni fa, di giudicare ricevibili i ricorsi di diversi cittadini e dunque di annullare il voto sull'appartenenza cantonale del comune.

Il 18 giugno 2017, con il 51,72% dei consensi, gli abitanti optarono per passare dal Canton Berna al Giura. La prefetta Stéphanie Niederhauser ha però ritenuto che ci fossero i presupposti per un'invalidazione. In particolare, nel mirino sono finite le autorità locali, tacciate di propaganda inaccettabile. Uno dei reclami si concentrava proprio su un editoriale di Winistoerfer nel giornale pubblicato dal comune.

Il comportamento del sindaco è finito ora di nuovo sotto i riflettori, suscitando, stando ad Aubry, «perplessità» in numerosi abitanti. Il popolare democratico avrebbe approfittato di una manifestazione organizzata lo scorso venerdì dagli autonomisti per rendersi protagonista ancora una volta di «propaganda ufficiale inammissibile». Ad esempio, avrebbe tenuto un discorso davanti a una bandiera giurassiana.

«Lo Stato non può comportarsi come un gruppo militante», ha rincarato la dose Aubry, secondo il quale un tale atteggiamento è contrario alla Costituzione federale. Il legale è convinto che vi sia la volontà di influenzare i risultati dell'elezione e che la campagna debba essere riequilibrata. Se non si riuscisse a prendere una decisione sulla domanda di rinvio prima del 25 novembre, c'è il pericolo di un nuovo annullamento, ha poi minacciato.

Sollecitato da Keystone-ATS, Winistoerfer, che aveva definito una vergogna la decisione della prefettura sul voto del 18 giugno 2017, ha preferito mantenere un basso profilo. «Prendo atto di questo ricorso, ma non voglio aggiungere altro. Lascio la giustizia fare il suo lavoro e resto concentrato sull'elezione», si è limitato a commentare.

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