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SVIZZERA«La riorganizzazione di Agroscope va sospesa»

26.09.18 - 13:28
Il Consiglio nazionale ha approvato una mozione della sua Commissione della scienza, educazione e cultura: «Il futuro della stazione di ricerca è preoccupante»
Keystone
«La riorganizzazione di Agroscope va sospesa»
Il Consiglio nazionale ha approvato una mozione della sua Commissione della scienza, educazione e cultura: «Il futuro della stazione di ricerca è preoccupante»

BERNA - Il futuro della stazione di ricerca Agroscope preoccupa il Parlamento. Per questo motivo il Consiglio nazionale ha approvato - con 138 voti contro 48 e 2 astenuti - una mozione della sua Commissione della scienza, dell'educazione e della cultura che chiede al governo di sospenderne la riorganizzazione. Gli Stati devono ancora esprimersi.

Lo scorso marzo l'esecutivo aveva annunciato un progetto di ristrutturazione di Agroscope, prevedendo di centralizzare a Posieux (FR) le sue attività, ora suddivise in diversi cantoni. Questo per limitare i costi d'esercizio dell'istituto, che potrebbe perdere il 20% del proprio budget, vale a dire 40 milioni di franchi. Circa 400-500 persone dovrebbero trasferirsi o fare i pendolari verso Posieux, ha ricordato Alice Glauser (UDC/VD) a nome della commissione.

A suo avviso, prima di procedere a ristrutturazioni bisogna definire la strategia coinvolgendo anche i cantoni. Occorre anche attendere i risultati della consultazione delle parti interessate e l'analisi del finanziamento di Agroscope.

La commissione ha deciso di mantenere la sua mozione nonostante i vari atti parlamentari già depositati in questo senso. Durante la sessione estiva delle Camere federali, i due rami del Parlamento avevano infatti già chiesto che la prevista centralizzazione a Posieux (in Ticino si teme per il futuro della stazione di Cadenazzo ndr) sia sospesa per lasciare il tempo di fare un'analisi approfondita.

Ieri, inoltre, gli Stati hanno approvato un'altra mozione di Brigitte Häberli (PPD/TG) che chiede di trasformare l'istituto di ricerca Agroscope entro il 2021 in un istituto autonomo federale di diritto pubblico con personalità giuridica. Il Nazionale deve ancora pronunciarsi.

Anche oggi, di fronte alla quasi unanimità di vedute, il consigliere federale Johann Schneider-Ammann non è riuscito a convincere il plenum a respingere la mozione. "Occorre una decina d'anni per finalizzare una riorganizzazione", ha sostenuto in aula il ministro dell'economia difendendo la modernizzazione dell'istituto di ricerca.

Per un campus nelle norme, occorrerebbero inoltre 100 milioni di franchi, ha aggiunto invano Schneider-Ammann. Alla fine solo una parte di PLR e Verdi liberali l'hanno seguito.

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