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SVIZZERASorridono i conti della Confederazione

15.08.18 - 17:12
Grazie al buon andamento dell'economia è attesa un'eccedenza di 2.3 miliardi di franchi a fronte dei 300 milioni stimati nel preventivo
Keystone
Sorridono i conti della Confederazione
Grazie al buon andamento dell'economia è attesa un'eccedenza di 2.3 miliardi di franchi a fronte dei 300 milioni stimati nel preventivo

BERNA - Anche quest'anno il ministro delle finanze ha di che sorridere. Stando alle prime stime, la Confederazione si attende ora un'eccedenza di 2,3 miliardi di franchi a fronte dei 300 milioni stimati nel preventivo. I motivi di questo miglioramento sono imputabili al buon andamento dell'economia, spiega una nota odierna dell'Amministrazione federale delle finanze (AFF).

La proiezione si basa sulle cifre disponibili fino a inizio luglio, così come indicato oggi dal consigliere federale Ueli Maurer ai suoi colleghi nel corso della prima seduta del Governo dopo le vacanze estive.

Il buon risultato è riconducibile a un un aumento delle entrate dell’1,9% rispetto a quanto preventivato (+1,3 miliardi) e da uscite inferiori al previsto (-1% ossia -700 milioni).

Buona parte delle maggiori entrate pari a 1,3 miliardi provengono dall'imposta preventiva e dall'imposta federale diretta (+500 milioni ciascuna), nonché dall’IVA (+200 milioni).

L'aumento delle entrate è determinato dalla ripresa economica che ha avuto inizio a metà 2017. Nel 2018, specifica la nota, il PIL nominale, determinante per l'evoluzione delle entrate, dovrebbe crescere del 3% anziché del 2,3% stimato.

Sul fronte delle uscite, il governo prevede un maggiore fabbisogno di 600 milioni per aggiunte e sorpassi di credito, somma ampiamente compensata da residui di credito di 1,3 miliardi. A saldo le uscite ordinarie sono di 700 milioni inferiori ai valori stimati.

Come detto, i residui di credito dovrebbero ammontare a 1,3 miliardi, ossia l’1,8% delle uscite preventivate, attestandosi nettamente al di sotto della media degli ultimi dieci anni (3,4 %).

I principali residui di credito già noti risultano dal basso numero di domande d'asilo nel settore dell'aiuto sociale (-79 milioni) e dalle minori uscite per la gestione dei centri federali per richiedenti asilo (-54 milioni).

I residui di credito si ripartiscono sull'intera Amministrazione federale e dimostrano che gli uffici rispettano i loro preventivi applicando una buona disciplina budgetaria.
 
 

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