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SVIZZERARiuscita l'iniziativa contro i finanziamenti ai produttori di armi

20.07.18 - 15:18
Le firme valide, depositate lo scorso 21 giugno dal Gruppo per una Svizzera senza esercito, sono 104'612. Il popolo sarà chiamato alle urne
Keystone
Riuscita l'iniziativa contro i finanziamenti ai produttori di armi
Le firme valide, depositate lo scorso 21 giugno dal Gruppo per una Svizzera senza esercito, sono 104'612. Il popolo sarà chiamato alle urne

BERNA - L'iniziativa popolare del Gruppo per una Svizzera senza esercito (GSsE) "Per il divieto di finanziare i produttori di materiale bellico", depositata il 21 giugno, è formalmente riuscita. Delle 104'913 firme depositate, 104'612 sono valide, rende noto oggi la Cancelleria federale.

Il testo vuole vietare alla Banca nazionale svizzera (BNS) e alle Casse pensione di investire nelle industrie dell'armamento. Inoltre, la Confederazione dovrebbe esigere determinate condizioni da banche e assicurazioni.

L'iniziativa ha ottenuto il sostegno dei giovani Verdi, del PS e di una quarantina di organizzazioni. La raccolta firme era iniziata l'11 aprile 2017.
 
 

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COMMENTI
 

sedelin 5 anni fa su tio
ottimo: un bel secco SÌ :-)

pulp 5 anni fa su tio
1) purtroppo la soglia di 100'000 firme, risale a quando gli abitanti della Svizzera erano probabilmente meno della metà degli attuali (effetto che permette quindi di lanciare le iniziative anche sulle banane storte e il colore rosso dei pomodori) 2) purtroppo non ci sono dei meccanismi che permettono il lancio di iniziative ma che poi (a dipendenza del risultato) vanno anche a presentare il conto (visto che indire votazioni costa....) a chi magari riesce a malapena a tirar su il 25 per cento dei consensi si dovrebbe far pagare in caso di sconfitta con meno del 40% dei consensi). c) purtroppo questi gruppi di socialistoidi, utilizzano la tecnica delle iene... un morso adesso, poi fra un po', e poi ancora ancora e ancora. Il problema è che non si arrendono all'evidenza e continuano imperterriti a battere il chiodo su tematiche dove la popolazione si è già espressa più volte. d) La produzione bellica in Svizzera non è chissà che - ma comunque da lavoro a diverse persone - inoltre le vendite di armi o armamenti o materiale bellico, sono comunque soggette alle leggi svizzere e a tutte le regolamentazioni internazionali e embarghi di turno. Quindi questo genere di iniziative non migliorerebbe nulla e non toccherebbe nemmeno minimamente il problema etico. e) da ultimo, la maggior parte delle banche non fanno investimenti diretti in società di armamenti e non li hanno nemmeno sulle buy list per i clienti.... come peraltro capita per le attività connesse ai bordelli e ad altre attività "socialmente discutibili". Visto tutto questo - voterò contro questa farlocca iniziativa, foss'anche solo per dimostrare a questi pistola che la devono piantare di smaronare.

GI 5 anni fa su tio
che pata quiscti chi.....a san po pü !
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