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SVIZZERA"No" all'età minima per la concessione dell'AI

18.05.18 - 16:44
La Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio nazionale (CSSS-N) ha deciso di respingere per 16 voti contro 9 l'idea di concretizzare la proposta
Keystone
"No" all'età minima per la concessione dell'AI
La Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio nazionale (CSSS-N) ha deciso di respingere per 16 voti contro 9 l'idea di concretizzare la proposta

BERNA - Non avrà seguito la proposta di introdurre un'età minima - 30 anni - per la concessione delle rendite dell'Assicurazione invalidità (AI). La Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio nazionale (CSSS-N) ha infatti deciso di respingere per 16 voti contro 9 l'idea di concretizzarla.

La commissione - si legge in una nota odierna dei Servizi del Parlamento - ha discusso in modo approfondito la proposta di non rilasciare in linea di massima alcuna rendita d'invalidità agli under 30, allo scopo di aumentare gli stimoli affinché i giovani si sforzino di integrarsi nel mercato del lavoro. Essa prevedeva possibili eccezioni in caso di determinate infermità congenite, conseguenze di incidenti o malattie.

I favorevoli hanno addotto che concedere troppo presto una rendita nuocerebbe sia alle persone interessate sia all'economia. I contrari hanno riconosciuto che, secondo uno studio, una minoranza di giovani affetti da disturbi mentali l'ha ottenuta più rapidamente del dovuto. Vi sono però malati psichici che anche «con tutta la buona volontà» non sono in grado di esercitare un'attività lucrativa e dunque, per non dipendere dagli aiuti sociali, hanno bisogno del sostegno dell'AI, riporta il comunicato.

L'introduzione di un'età minima creerebbe inoltre altri problemi, come la definizione dei casi speciali ammessi. Rimane da definire se la proposta tornerà sul tavolo come parte di un approccio più ampio che includerebbe misure di integrazione più intense, precisa la CSSS-N.

Inoltre, con 12 voti contro 11 (un'astensione), la commissione propone che l'AI continui a coprire le spese di viaggio in base alle norme attualmente in vigore. La minoranza puntava invece a risparmiare su tali costi.

Ha però prevalso - pur se di poco - la linea che faceva notare come le misure di risparmio avrebbero toccato famiglie con bambini disabili, già molto gravate. In aggiunta, l'economia sarebbe potuta essere di soli 6 milioni e non di 20 come previsto inizialmente.

Infine, con 14 voti contro 4 e 5 astensioni, la commissione vorrebbe anche garantire il finanziamento da parte dell'AI del trattamento di infermità congenite che fanno parte delle malattie rare e per le quali l'efficacia terapeutica non è ancora stata dimostrata scientificamente.

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