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SVIZZERAPreventivi rossi, consuntivi neri: errori contabili o strategia?

30.03.18 - 11:57
Al pari della Confederazione, molti Cantoni si ritrovano con finanze migliori di quanto avessero previsto
Ti Press
Preventivi rossi, consuntivi neri: errori contabili o strategia?
Al pari della Confederazione, molti Cantoni si ritrovano con finanze migliori di quanto avessero previsto

BERNA - Al pari della Confederazione, molti Cantoni a fine anno si ritrovano con finanze assai migliori di quanto avessero previsto: i preventivi partono in rosso, ma i consuntivi si chiudono con eccedenze spesso nettamente positive o deficit più contenuti. Errori contabili o strategia? Gli esperti sono divisi.

Il modello si va ripetendo da anni. Anche per il 2017 le differenze sono eclatanti. I consuntivi finora pubblicati concernono 19 Cantoni su 26 ed emerge un surplus di 1,06 miliardi di franchi, mentre era stato calcolato un deficit totale di 175,3 milioni.

Zurigo, ad esempio, ha chiuso l'anno con 367 milioni di maggiori entrate, la bellezza di 381 milioni in più rispetto al preventivo. Altri sei Cantoni hanno chiuso con eccedenze superiori a 100 milioni. Si tratta di Argovia, Basilea Città, Ginevra, Grigioni, San Gallo e Svitto.

Nel preventivo 2017 12 di questi 19 Cantoni avevano calcolato conti in rosso, ma in quattro di essi il deficit è risultato più contenuto: Lucerna (-37,7 milioni invece di -52), Obvaldo (-21,2 invece di -28,7), Nidvaldo (-13,7 invece di - 17,7) e Giura (-5,4 invece di -5,6). Soltanto Appenzello Esterno ha chiuso peggio di quanto preventivato, con una differenza di 10,3 milioni.

Secondo le dichiarazioni dei direttori cantonali delle finanze, le spiegazioni per la disparità tra preventivi e consuntivi sono varie e articolate. La maggioranza dei Cantoni, a loro dire, a fine anno si è trovata con introiti imprevisti e imprevedibili, una sorta di manna dal cielo. A ciò si aggiungono gli sforzi per il contenimento delle spese e i milioni che giungono dalla Banca nazionale e che non sono inclusi nei bilanci di previsione.

Secondo Christoph Schaltegger, professore di economia politica all'Università di Lucerna, spesso nella stesura dei preventivi vengono "dimenticati" o sottostimati diversi fattori, quali la crescita economica, il fatto che la Svizzera è un luogo attrattivo per gli affari, o l'aumento della popolazione. In tal modo la chiusura dei Cantoni risulta ben migliore di quanto paventato.

Per il professor Schaltegger, questi errori di calcolo non sono trucchi finanziari; non vi è alcun incentivo per esagerare e sottostimare le entrate e nessuno può trarne profitto. Diversa è la questione per le uscite: a suo dire c'è competizione tra i vari dipartimenti cantonali nel mostrarsi meno spendaccioni.

Quanto più un bilancio è frammentato, tanto maggiore è il rischio che le spese vengano sovrastimate, con il risultato che non tutti i crediti approvati sono necessari.

Di opinione diversa è Nils Soguel, professore di finanza pubblica presso l'Università di Losanna. Per lui, i funzionari cantonali non osservano altro che il principio di cautela. Sovrastimare le entrate potrebbe portare ad approvare spese che poi alla resa dei conti supererebbero gli introiti effettivi, sfociando in un deficit. Un rischio che si vuole evitare a tutti i costi, soprattutto perché bisogna rispettare il freno all'indebitamento vigente in quasi tutti i Cantoni, dichiara Soguel. Bisogna inoltre tener conto che le prospettive economiche hanno superato le aspettative. Inoltre, i buoni rendiconti finanziari rafforzano lo spazio di manovra dei Cantoni.

Non diverso dai Cantoni accade alla Confederazione, da ormai diversi anni. I conti 2017 chiudono con un'eccedenza ordinaria di 2,8 miliardi di franchi, contro un deficit previsto di 250 milioni. Il surplus raggiunto sarebbe in realtà di 4,8 miliardi. Per la prima volta infatti sono stati contabilizzati 2 miliardi di accantonamento per i futuri rimborsi.

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COMMENTI
 

Evry 6 anni fa su tio
La precisione dei alti-esperti amministratori e governatori di Berna-federale !!!! Vergogna

roma 6 anni fa su tio
Strategia, ma alcuni spifferi indicano che la gente un po' si sia stancata.

Nicklugano 6 anni fa su tio
Se lavori per il cantone e presenti preventivi disastrosi che diventano consuntivi ottimi, sei stato particolarmente bravo, nell'industria privata sei semplicemente un manager che non sa budgettare... pertanto vali poco.

Mattiatr 6 anni fa su tio
Personalmente trovo positivo l'esubero di soldi. Meglio aver sovrastimato i costi per poi vedere cifre nere piuttosto che sottovalutarle ritrovandosi in deficit. Ma ovviamente i soldi che i cittadini danno vanno restituiti in modo giusto e cosciente senza sperperi inutili. (per esempio il passaggio rotonde-semafori sul piano di Magadino)

Thor61 6 anni fa su tio
Il problema non sarebbe nemmeno tanto l'eccedenza, ma il NON restituirla, nemmeno parzialmente ai cittadini in nessun modo, anzi aumentano le tasse e i costi, così avranno altra eccedenza da utilizzare, altra domanda, come???

GI 6 anni fa su tio
I preventivi "in rosso" devono servire da stimolo per il miglioramento del risultato (anche se in campo pubblico piuttosto incerto ....fiscalità docet) cambiassero colore: ci sarebbe il solito "assalto alla diligenza" A far stato è stato, è e sarà ancora il consuntivo....meglio ancora quando gli utili saranno "in cassa" !
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