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Il Governo specifica che «grazie al monitoraggio precoce e al ricorso alle scorte obbligatorie sia stato possibile superare diversi momenti critici»
BERNA - Il sistema di preallarme in caso di penuria di farmaci funziona ed è efficace: grazie al monitoraggio precoce e al ricorso alle scorte obbligatorie è stato possibile superare diversi momenti critici. È quanto emerge da un rapporto di cui il governo ha preso atto oggi.
Da ottobre 2015 a fine dicembre 2016 sono stati notificati 74 problemi di approvvigionamento, che hanno riguardato in particolare gli antitumorali (22 segnalazioni), i vaccini (16) e gli antibiotici (7). Tali segnalazioni si riferivano a 27 diversi principi attivi.
In un terzo dei casi - scrive l'Ufficio federale per l'approvvigionamento economico del Paese - il momento critico è durato meno di due settimane e non ha richiesto misure particolari. I problemi sono stati risolti perlopiù dagli stessi operatori di mercato.
Per i vaccini è stato necessario rimandare sei volte alle raccomandazioni dell'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) e della Commissione federale per le vaccinazioni (CFV), mentre sono stati 17 i casi in cui si è dovuto ricorrere alle scorte obbligatorie di antibiotici.
Secondo il rapporto, il partenariato pubblico-privato tra gli attori del settore sanitario "funziona e ha portato alla normalizzazione dei momenti critici".
