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BERNAAutodeterminazione, l'iniziativa UDC solleva molte domande

10.08.16 - 16:25
Secondo Astrid Epiney, rettrice dell'Università di Friburgo, l'accettazione del testo trasmetterebbe un «segnale preoccupante» alla comunità internazionale
Autodeterminazione, l'iniziativa UDC solleva molte domande
Secondo Astrid Epiney, rettrice dell'Università di Friburgo, l'accettazione del testo trasmetterebbe un «segnale preoccupante» alla comunità internazionale

BERNA - L'iniziativa popolare "Il diritto svizzero anziché giudici stranieri (Iniziativa per l'autodeterminazione)", che l'UDC depositerà venerdì alla Cancelleria federale, solleva parecchie questioni. Stando al testo democentrista, il diritto elvetico deve essere preminente rispetto alle decisioni dei tribunali stranieri e le decisioni di popolo e cantoni devono essere applicate.

Per la rettrice dell'Università di Friburgo ed eminente giurista, Astrid Epiney, con l'eventuale accettazione dell'iniziativa la Svizzera trasmetterebbe innanzitutto un segnale preoccupante. «Sarebbe insopportabile per la credibilità di un Paese, se questo annunciasse di non voler più applicare a proprio piacimento determinati accordi», ha affermato la Epiney all'ats.

Il Forum di politica estera (foraus) ha pubblicato in aprile uno studio sull'iniziativa dell'UDC. Secondo l'esperta di diritto internazionale del foraus, Fanny de Weck, in caso di accettazione del testo sull'autodeterminazione, la posizione della Svizzera sul piano internazionale sarebbe notevolmente indebolita.

Decisione con conseguenze - Per Astrid Epiney, un trattato di diritto internazionale è sempre vincolante, indipendentemente dalle regole interne di uno Stato. Se la Confederazione non rispetta i suoi obblighi, deve attendersi rappresaglie più o meno diverse a seconda del trattato in questione.

Per esempio, qualora la Svizzera non rispettasse gli impegni derivanti da un accordo commerciale, la parte contraente potrebbe fare la stessa cosa, spiega la professoressa dell'Università di Friburgo. Se fossero violate le disposizioni sui diritti umani "imperativi", la comunità internazionale potrebbe reagire con sanzioni commerciali.

La Epiney menziona anche quanto accaduto dopo l'accettazione dell'iniziativa contro l'immigrazione di massa: ancor prima dell'attuazione del testo, la Confederazione è stata provvisoriamente esclusa da programmi di ricerca europei come Orizzonte 2020 ed Erasmus. E a medio termine, su Berna pende la minaccia della cessazione degli accordi bilaterali I, qualora essa violasse il trattato di libera circolazione delle persone con l'Unione europea.

Principale incognita - Un'altra questione aperta riguarda il modo in cui il Tribunale federale affronterebbe la nuova situazione. Secondo la prassi attuale dei giudici losannesi, «una parte non può invocare le disposizioni della propria legislazione interna per giustificare la mancata esecuzione di un trattato».

Per rendere più chiaro il concetto, Fanny de Weck fa un parallelo con il diritto contrattuale: «un contratto d'affitto non può essere cambiato unilateralmente, se non piace a una delle parti».

Questa asserzione, confermata da una sentenza del novembre 2015, è valida in particolare per la Convenzione europea dei diritti dell'uomo, l'accordo sulla libera circolazione delle persone e la legislazione sugli acquisti pubblici.

Garanzia per i diritti umani imperativi - Stando all'UDC, l'iniziativa popolare non costituisce un attentato ai diritti umani. Quelli "imperativi", come il divieto di tortura, di genocidio, di violenza, ecc. - saranno garantiti. In ogni caso, la legislazione svizzera «contiene già questo tipo di protezioni», aveva detto l'ex consigliere federale Christoph Blocher al momento del lancio dell'iniziativa.

La scadenza per la raccolta delle 100'000 firme necessarie alla sua riuscita è fissata al 10 settembre 2016, ma il partito ha deciso di depositare il testo alla Cancelleria federale già questo venerdì, dicendosi sicuro di averne riunite a sufficienza.

Con la nuova iniziativa popolare, i democentristi vogliono dare un segnale in vista anche dell'accordo quadro sulle questioni istituzionali fra Svizzera e Unione europea. L'UDC teme che il progetto, in fase di negoziazione, possa permettere una «ripresa automatica del diritto europeo». Il Consiglio federale e il ministro degli esteri Didier Burkhalter hanno ripetuto a più riprese che questo non accadrà.

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COMMENTI
 

bernie 7 anni fa su tio
Tutti esperti giuristi gli utenti di Tio. Non immaginavo fossimo tutti così colti, complimenti a noi! Se firmaste un contratto con un partner, e questo violasse alcune delle condizioni fissate, voi cosa fareste, come reagireste? Possiamo discutere I SINGOLI ACCORDI, quello certamente sì, ma come si fa a pretendere che il diritto svizzero prevalga su TUTTI gli accordi continentali e internazionali? E cosa impedisce l'UE (o altri partner con cui esistono determinati tipi di contratti) a reagire in modo dannoso verso la Svizzera, escludendola da determinati scambi commerciali e/o accesso a determinate risorse o fondi?

volabas 7 anni fa su tio
il commento arriva direttamente dalla gabbia delle scimmie dello zoo

Equalizer 7 anni fa su tio
Risposta a volabas
Sarà? Sai mi vengono in mento solo alcuni, Idi Amin, Mugabe, Bokassa, Gheddafi....

F.Netri 7 anni fa su tio
La solita e immancabile donna social-comunista, terrorizzata che la Svizzera possa evitare di perdere la propria sovranità e, soprattutto, possa sfuggire alla sua integrazione nell'UE. Dall'età che dimostra è probabile che questa donna social-comunista, all'epoca della Guerra Fredda, avrebbe visto di buon occhio che la Svizzera fosse integrata nell'Unione Sovietica.

shooter01 7 anni fa su tio
cominciamo con la bassa propaganda da parte di intellettualoidi che approfittano della propria posizione per fare i loro interessi e dei partiti che li hanno messi lì. L'aspetto esteriore è degno del servilismo che rappresenta. Tutta questa propaganda a favore di un assoggettamento all' ue mi conferma che la kul_tura non è tale certamente per meriti.

vulpus 7 anni fa su tio
Si molla la presa già prima di aver deciso. La signora dovrebbe continuare ad occuparsi del suo rettorato e non fare politica disfattista , cercando di spaventare la gente.

cerea 7 anni fa su tio
Sono d'accordo con l'UDC, basta farsi giudicare da enti che ci sono estranei, che interferiscono con la nostra democrazia e che possono in ultima analisi andare in aperto contrasto con le nostre leggi, leggi che democraticamente ci siamo dati. L'establishment che firma determinati trattati lo fa sapendo benissimo di indebolire sempre di più il potere del popolo. La gente comincia ad everne le scatole piene dei loro traffici a 1000 metri da terra.

911 7 anni fa su tio
ma cos`e sto coso una persona o un ibrido?

Thor61 7 anni fa su tio
Risposta a 911
Dall'immagine direi IBRIDO BRUTTO ASSAI ;o))) E dalle castronerie che dice direi anche pesantemente sinistrorsa.

roma 7 anni fa su tio
...e si Signora Epiney. Il pericolo che se fosse accettata l'iniziativa lei potrebbe davvero essere costretta a rimboccarsi le mani e a lavorare sul serio esiste per davvero...

MIM 7 anni fa su tio
Risposta a roma
Si parla di altro: a Berna vorrebbero che il diritto internazionale prevalesse su quello elvetico. In altra parole che un tribunale estero possa essere superiore alle nostre leggi interne. E' davvero pericolosa sta cosa, è come entrare in UE senza esserci e adottare AUTOMATICAMENTE le loro regole. Addio democrazia diretta e addio autodeterminazione. Epinay ha pienamente ragione, così come l'UDC.

roma 7 anni fa su tio
Risposta a MIM
...e ti sembra poco?
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