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SVIZZERAVerdetto finale: Sì al raddoppio, No all'iniziativa UDC

28.02.16 - 18:29
Sono questi gli esiti usciti dalle urne svizzere. Pesante bocciatura per l'iniziativa sulle derrate. No anche all'iniziativa "Per il matrimonio e la famiglia"
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Verdetto finale: Sì al raddoppio, No all'iniziativa UDC
Sono questi gli esiti usciti dalle urne svizzere. Pesante bocciatura per l'iniziativa sulle derrate. No anche all'iniziativa "Per il matrimonio e la famiglia"

BERNA - Il San Gottardo avrà una nuova canna. Il raddoppio s'ha da fare per il 57% dei votanti. Questo è il volere, uscito dalle urne odierne, del popolo elvetico che ha accolto la proposta del Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti e dell'energia. Solo due cantoni, Vaud e Ginevra, l'hanno bocciato. Non ha per contro avuto successo l'iniziativa dell'UDC, che è stata accettata solo da 4.5 cantoni (tra cui il Ticino). 58.9% i voti contrari all'attuazione dell'espulsione degli stranieri che commettono reati. È invece stato tiratissimo l'esito del terzo oggetto in votazione, quello denominato "Iniziativa Per il matrimonio e la famiglia - No agli svantaggi per le coppie sposate", approvata dai cantoni, ma bocciata dal popolo. Nessuna chance per contro per l'iniziativa sulle derrate alimentari bocciata dal 60.2% dei votanti. La partecipazione ha superato il 60%.

Raddoppio San Gottardo - La decisione era nell'aria, ma non per questo scontata: popolo e cantoni hanno oggi approvato la costruzione di una seconda galleria autostradale al San Gottardo con il 57% dei voti. Solo Ginevra e Vaud si sono detti contrari. L'affluenza alle urne è stata del 62,4%. Secondo i commentatori due sono stati gli elementi che sono risultati decisivi: la sicurezza stradale all'interno del tunnel e la volontà di non penalizzare il Ticino, isolandolo dal resto della Svizzera. Il popolo si è detto solidale con il Ticino, ha affermato il consigliere agli Stati Filippo Lombardi, e l'alta affluenza alle urne rafforza la credibilità della decisione. Non hanno quindi fatto presa le argomentazioni dei contrari, secondo le quali l'apertura di un secondo tunnel avrebbe provocato un massiccio aumento del traffico pesante, considerando che - a loro avviso - la tanto ribadita limitazione a due sole corsie di scorrimento non era da considerarsi un'opzione sostenibile sul lungo periodo. Il sì al secondo tunnel "a senso unico" - i dati definitivi indicano su scala nazionale 1'883'741 voti favorevoli e 1'420'481 contrari - è stato preponderante in Ticino e in tutta la Svizzera tedesca, con consensi molto alti a Svitto (68,2%), Argovia (68,0%), Obvaldo (65,5%) e Soletta (65,3%). Percentuali superiori al 60% si sono avute anche nei Grigioni (60,2%), Basilea Campagna (61,2%), Lucerna (61,4%), Nidvaldo (63,1%) e Zugo (63,3%). A sud del San Gottardo il "sì" ha prevalso con il 57,8%, una percentuale inferiore a quanto ci si aspettava in un primo tempo. Il canton Uri, dall'altra parte della montagna, si è piazzato tra i fautori, ma in fondo alla classifica, con un tasso di approvazione del 53,0%: dietro ancora Basilea Città (51,6%), Appenzello esterno (51,2%), Neuchâtel (50,6%) e Giura (50,2%). Unici cantoni fuori dal coro Ginevra (54,8% di no) e Vaud (54,5%), geograficamente lontani e più interessati a garantirsi risorse finanziarie per altre infrastrutture. Come sempre in queste circostanze i fautori hanno espresso soddisfazione e gli avversari delusione. Per il comitato borghese contrario al raddoppio le conseguenze si faranno presto sentire: importanti progetti stradali negli agglomerati urbani verranno rinviati per mancanza di soldi. Verdi e socialisti, appreso il verdetto delle urne, hanno subito messo le mani avanti: "presenterò prossimamente un'interpellanza affinché il governo si impegni a non aprire mai le quattro corsie di marcia", ha detto la presidente dei Verdi Regula Rytz. "Devono rispettare gli impegni e confermare che si tratta di un 'tunnel di risanamento' senza aumento delle capacità di transito", ha affermato dal canto suo Jon Pult, presidente dell'Iniziativa delle Alpi. Scontato sul fronte avverso il compiacimento del PLR: "la maggioranza del popolo svizzero ha capito che la realizzazione di un secondo tunnel rappresentava l'unica soluzione sostenibile", ha detto il consigliere nazionale argoviese Thierry Burkart, che è anche vicepresidente del Touring club svizzero (TCS). Toni di soddisfazione pure da parte dell'UDC: grazie al voto odierno"la sicurezza aumenterà" e il "Ticino continuerà ad essere collegato al resto del paese". Pur con qualche riserva la costruzione, per motivi di sicurezza, di una seconda galleria autostradale con corsia semplice al San Gottardo era già stata definita "in linea di massima ipotizzabile" dal Consiglio federale nel giugno del 2004, dopo che l'8 febbraio di quell'anno popolo e cantoni avevano respinto a larga maggioranza il controprogetto all'iniziativa Avanti del TCS che chiedeva il completamento delle strade nazionali, il potenziamento dei trasporti negli agglomerati e - a più lunga scadenza - il raddoppio del tunnel alpino. I voti contrari in quell'occasione furono pari al 62,8%. La proposta risultò indigesta a tutti i cantoni e campioni del "no" furono i Grigioni, con il 74,3%. Il Ticino fu quello che manifestò il rifiuto più "timido" con il 55,7%. Il voto odierno disegna peraltro uno scenario ben diverso da quanto si verificò il 20 febbraio del 1994, quando venne approvata con il 52% dei consensi l'Iniziativa delle Alpi, malgrado la contrarietà di governo e parlamento che la consideravano "superata". L'iniziativa anti-camion ebbe successo soprattutto in Ticino (i "sì" furono il 63,8%) e nella Svizzera tedesca (solo Argovia disse no). Netta invece fu l'opposizione della Svizzera romanda.

Iniziativa criminali stranieri - Chiaro no del popolo svizzero all'iniziativa sull'attuazione dell'espulsione di criminali stranieri: in base ai risultati definitivi giunti dai cantoni - l'ultimo, Vaud , è arrivato pochi istanti fa - la proposta UDC è stata respinta dal 58,9% dei votanti. Hanno votato a favore il Ticino, campione del sì con il 59,4% delle schede, nonché Uri, Obvaldo, Nidvaldo, Appenzello Interno, Svitto, dove il sostegno si è rivelato più tiepido, compreso fra il 51% e il 54%. Sul fronte dei no si sono schierati tutti gli altri cantoni, la maggioranza nella fascia 51%-60% (fra questi i Grigioni: 58,2%), con punte del 65,3% a Neuchâtel e del 70,2% a Basilea Città (70,2%), regioni a forte presenza di stranieri.

Iniziativa per la famiglia - Non passa l'iniziativa del PPD "Per il matrimonio e la famiglia, no agli svantaggi per la coppie sposate". La maggioranza dei cantoni ha detto di sì, ma il popolo, di misura (50,8% di voti) l'ha bocciata. Si sono dovuti attendere i risultati dei cantoni Zurigo, Vaud, Ginevra e Berna per avere l'esito finale, ma già a metà pomeriggio l'istituto gfs.bern del politologo Claude Longchamp aveva avvertito: il testo sarà bocciato con il 50,5% dei voti. Alla fine la percentuale dei no è stata del 50,8%. I cantoni contrari sono stati otto: Appenzello Esterno, Grigioni, Basilea Campagna, Basilea Città, Zurigo, Vaud, Ginevra e Berna. Il Ticino ha detto di sì con 77'876 voti (54,72%), il Grigioni ha detto di no con 40'535 (50,58%) schede. Non è giusto, secondo l'iniziativa, che diverse migliaia di coppie sposate paghino più imposte e ricevano una pensione inferiore a quella dei concubini. Per le coppie sposate, infatti, i redditi - da lavoro e patrimonio - vengono sommati, e quindi tassati di più. Nonostante le riforme degli ultimi anni decise a livello cantonale, circa 80 mila coppie sposate formate da coniugi che lavorano e con un reddito totale elevato devono all'erario federale una somma maggiore rispetto ai concubini.

Iniziativa sulle derrate alimentari -  Come era prevedibile, gli Svizzeri hanno detto un chiaro "no" all'iniziativa popolare promossa da Gioventù socialista (Giso) "Contro la speculazione sulle derrate alimentari". Il testo, che chiedeva il divieto in Svizzera delle operazioni speculative sui mercati finanziari connessi ai mercati agricoli "fisici", è stato respinto con il 59,9% dei voti e da quasi tutti i cantoni. In Ticino il "no" è stato del 58,2%, nei Grigioni del 61,9%. Nella maggior parte dei cantoni le schede contrarie hanno superato il 60%. Le percentuali più elevate di "no" sono state registrate a Nidvaldo (69,1%), Obvaldo (68,5%), Zugo (67,9%), Appenzello Interno (67,4%) e Svitto (66,6%). Gli unici ad aver approvato al testo sono stati il Giura (50,5% di "sì") e Basilea Città (50,4%). La partecipazione ha superato il 60%. La maggior parte degli elettori - 1'781'596 - ha quindi seguito i pareri di governo e parlamento, che raccomandavano di respingere la modifica costituzionale, poiché avrebbe danneggiato la piazza economica svizzera. Secondo il Consiglio federale e la maggioranza borghese delle Camere, l'iniziativa di Giso perseguiva nobili obiettivi - combattere la povertà e la fame nel mondo - ma con mezzi sbagliati. A loro avviso, il divieto delle operazioni speculative sarebbe stato non solo inefficace, ma avrebbe anche pregiudicato il benessere economico della popolazione elvetica. I cittadini oggi hanno dato loro ragione. Se si osserva nel dettaglio l'esito delle urne, non c'è stato un notevole divario regionale tra chi intendeva bocciare il testo e chi manifestava più simpatia per l'iniziativa. La maggioranza dei cantoni, indipendentemente dalla regione linguistica, ha bocciato l'iniziativa.

 

 

 

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COMMENTI
 

bibis 8 anni fa su tio
Evvai! Facciamo su sta seconda canna!!

Dog4life 8 anni fa su tio
Ottimo. La ragione ha vinto.

gabo11 8 anni fa su tio
Ahè, finalmente si farà il Gottardo ma guardiamo anche il risultato dell'iniziativa UDC. Forse qui in Ticino dovremmo un po' riflettere su cosa abbiamo votato... Per fortuna la svizzera è grande....

gabola 8 anni fa su tio
Risposta a gabo11
forse troppo grande!!!

Microbo74 8 anni fa su tio
finalmente si farà....

Climb 8 anni fa su tio
Ed ecco che il ticino diventerà sempre più inquinato..

gabola 8 anni fa su tio
sem propi un popol da merluz....se ghe da lavura puse e ciapan da meno a ga sem sempro:(

Microbo74 8 anni fa su tio
finalmente......
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