La notizia, diffusa oggi dal portale NZZ Online, è stata confermata all'ats dal portavoce di Mediapulse Rico Gurtner. Nessuna informazione è trapelata su chi abbia adottato tale provvedimento giuridico. Non è ancora chiaro come proseguirà la raccolta dei dati di mercato di radio e TV, ma è già fin d'ora evidente che con questa decisione la posizione di Mediapulse - già poco felice a causa dei problemi tecnici e dei conseguenti ritardi nella pubblicazione dei dati - diventa ancora più difficile.
La pubblicazione di queste informazioni, chiesta con insistenza dai vari enti televisivi, era prevista a partire dal primo gennaio, in concomitanza con l'introduzione del nuovo sistema di rilevamento. Tuttavia Mediapulse aveva rapidamente constatato problemi tecnici, che avevano comportato inesattezze nei risultati, e rinviato a più riprese la pubblicazione delle informazioni.
Il nuovo sistema di misurazione dell'audience è più preciso che nel passato. Da un lato prevede il controllo di un campione più folto di economie domestiche; dall'altro, e soprattutto, permette di rilevare i consumi dei programmi su qualsiasi tipo di supporto, anche quando una trasmissione viene guardata in tempi diversi da quelli della prima diffusione. Il sistema si basa sul riconoscimento acustico (audio matching) del programma. Secondo Mediapulse, il nuovo sistema modificherà sensibilmente i valori di audience rispetto a quelli stimati sin dagli anni Ottanta.