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ITALIA / GRIGIONIInsegue un camorrista, multato

12.07.11 - 19:47
Il caso di un agente italiano condannato nei Grigioni per eccesso di velocità a una multa di 1.050 euro e 5 giorni di lavori socialmente utili
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Insegue un camorrista, multato
Il caso di un agente italiano condannato nei Grigioni per eccesso di velocità a una multa di 1.050 euro e 5 giorni di lavori socialmente utili

LUGANO - La notizia riportata ieri dal Giornale ha fatto scalpore e ha fatto gridare allo scandalo. Un poliziotto italiano, che, nel novembre del 2010, grazie a una soffiata, in fretta e furia, si era messo in auto (un Suv volvo noleggiato) per andare in Germania ad arrestare un pericoloso narcotrafficante, è stato condannato nel Canton Grigioni per eccesso di velocità a una multa di 1.050 euro di multa e a 5 giorni di lavori socialmente utili in Svizzera. Il poliziotto partito da Napoli è stato fotografato dai radar grigionesi. Apparecchi che registrano un eccesso di velocità pari a 39 chilometri oltre il limite di 80 km / h.

Ma come può capitare che un poliziotto che deve fare in fretta per arrestare un criminale ricercatissimo, possa essere multato per eccesso di velocità? Sull'articolo de "Il Giornale" emerge una certa disapprovazione nei confronti del sistema giudiziario svizzero, ritenuto "inflessibile". "Non c'è differenza tra chi tira l'auto al massimo perché è ubriaco e chi, invece, ha appena partecipato a un blitz antidroga - si legge su "Il Giornale" che polemicamente, aggiunge: "d'altronde, gli uffici giudiziari di Como e Milano sanno bene quanto i dirimpettai ci tengano all'osservanza del loro codice della strada: ogni anno sono decine e decine le rogatorie internazionali che atterrano sulle scrivanie dei magistrati lombardi, con tutte le incombenze e i costi del caso a carico dei contribuenti italiani".

L'operazione sotto copertura si conclude con l'arresto del criminale e con il sequestro di 100 chili di droga destinati al mercato italiano. Un'operazione autorizzata dalla Direzione distrettuale antimafia napoletana e supportata dalla Direzione antidroga di Roma.

All'arrivo della richiesta di rogatoria proveniente dalla Svizzera però, la Procura di Santa Maria Capua a Vetere non ha potuto far altro che "mettere a disposizione dell'inflessibile cantone dei Grigioni un Pubblico Ministero e tutto l'occorrente - polizia giudiziaria compresa - per interrogare e definire la posizione giudiziaria del poliziotto". Agente che è costretto a pagare a sue spese l'avvocato e tutto il resto. Il 6 giugno 2011, la condanna: 1.050 euro di multa e 5 giorni di lavori socialmente utili in Svizzera.

Giustizia svizzera inflessibile? Bisogna specificare innanzitutto che di inseguimento, almeno per quanto riguarda il territorio svizzero, non si può parlare. "Secondo gli atti a mia disposizione - ha spiegato il giudice Claudio Riedi che ha condannato il poliziotto - non c'erano punti d'appoggio che potessero stabilire che in territorio svizzero ci fossero trafficanti da seguire."

In altre parole: il narcotrafficante si trovava in Germania e quindi, nel suo passaggio in Svizzera, l'agente avrebbe dovuto rispettare il codice stradale.

p.d’a

Foto d'archivio (Tipress)

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