Nessuna traccia della mamma di Lisa

Dal giorno del delitto la donna è scomparsa. I sospetti si fanno sempre più forti
Si viene a sapere intanto che stava passando un brutto periodo. Era stata lasciata dal compagno di vecchia data senza un'apparente ragione
Dal giorno del delitto la donna è scomparsa. I sospetti si fanno sempre più forti
Si viene a sapere intanto che stava passando un brutto periodo. Era stata lasciata dal compagno di vecchia data senza un'apparente ragione
BERNA - «Chi è stato?». È la domanda che da giorni perseguita la comunità di Köniz (BE), dopo il ritrovamento nei vicini boschi del corpo della piccola Lisa. Nell'aria aleggia un brutto sospetto. Giovedì è stato comunicato infatti l'arresto di una persona vicina alla piccola. Venerdì il Ministero pubblico ha chiesto il carcere preventivo per quella che, ha precisato, è una donna di 30 anni del canton Berna. La descrizione combacia con quella della madre della bimba. La donna, tra l'altro, non viene vista dal giorno del delitto. Ogni chiamata sul suo cellulare è deviata alla segreteria telefonica e anche i messaggi su Whatsapp - fa notare il Blick - non vengono recapitati. Come se non bastasse, sulla porta del suo appartamento compaiono ancora i sigilli di polizia.
Il quartiere si interroga sul perché la donna avrebbe dovuto compiere un simile gesto. Una conoscente riferisce solo di averla vista «piuttosto triste». Ciò, spiega, a causa della rottura con il compagno di lunga data. «L'ha lasciata senza dirle perché», sottolinea.
Per il momento nessuno osa puntare il dito contro la donna. E non solo perché fino a prova contraria vale la presunzione d'innocenza, ma anche perché di fronte a una tragedia simile potrebbe essere sparita per tutt'altro motivo.
Contattata, la polizia del cantone di Berna non si sbottona. Domani sarà comunicato se la donna arrestata dovrà restare dietro le sbarre. Il tribunale delle misure coercitive aveva 48 ore per decidere sulla domanda di custodia cautelare del Ministero pubblico. Il termine è scaduto oggi.





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