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VAUDRudolf Elmer non ha violato il segreto bancario

10.10.18 - 12:59
La maggioranza è arrivata alla conclusione che l'imputato non lavorava per una banca svizzera, ma per la filiale indipendente alle Isole Cayman
Keystone
Rudolf Elmer non ha violato il segreto bancario
La maggioranza è arrivata alla conclusione che l'imputato non lavorava per una banca svizzera, ma per la filiale indipendente alle Isole Cayman

LOSANNA - L'ex banchiere Rudolf Elmer non ha violato il segreto bancario. Lo ha stabilito il Tribunale federale (TF), che in una seduta pubblica ha respinto oggi il ricorso in appello del Ministero pubblico zurighese.

La decisione è stata presa con tre voti contro due. La maggioranza è arrivata alla conclusione che l'imputato non lavorava per una banca svizzera, ma per la filiale indipendente alle Isole Cayman: impossibile quindi condannarlo per violazione del segreto bancario svizzero.

Soltanto i due giudici dell'UDC Yves Rüedi e Monique Jametti hanno appoggiato la tesi secondo cui la filiale alle Cayman operava su incarico della banca Julius Bär di Zurigo e che per questo motivo andrebbe applicata la legge svizzera sulle banche.

La decisione della massima istanza giudiziaria conferma la precedente sentenza del Tribunale cantonale di Zurigo, che il 23 agosto 2016 ha condannato l'ex banchiere, oggi 62enne, a quattordici mesi di prigione sospesi con la condizionale per falsità in documenti e minacce.

Il TF ha respinto anche il ricorso di Rudolf Elmer, che chiedeva di essere assolto dall'accusa di minacce e voleva essere risarcito per i 188 giorni passati in detenzione preventiva.

L'ex direttore della filiale della banca Julius Bär alle Isole Cayman (Antille) - licenziato nel 2002 - era accusato di aver trasmesso dati relativi ai clienti della banca alle autorità fiscali di vari Paesi, ad alcuni media, come pure nel 2008 al sito WikiLeaks.

Rudolf Elmer si considera un "wisthelblower" spinto dal desiderio di smascherare gli intrallazzi in uso nel mondo bancario. Lo zurighese era finito sotto i riflettori dei media internazionali nel 2011 quando, due giorni prima del processo di primo grado a Zurigo, aveva consegnato a Londra al fondatore di Wikileaks Julian Assange due CD che a suo dire contenevano i nomi di potenziali evasori. Più tardi si è però appreso che i dischetti erano vuoti.

L'accusa di minacce si riferisce al periodo successivo al licenziamento dalla filiale di Julius Bär. Elmer spedì email minacciosi ai dirigenti dell'istituto, perché questi gli avevano messo alle costole dei detective privati che per più di un anno controllarono ogni movimento suo e dei suoi famigliari.

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